1 Settembre 2019

Occhi sull’avversario – Verso Cagliari-Inter: i rossoblù in 5 punti

Tutto quello che c’è da sapere sui prossimi avversari dei nerazzurri in campionato

Siamo soltanto alla seconda giornata del campionato ma la sfida che vedrà di fronte Cagliari e Inter potrà già dare risposte importanti per entrambe le squadre: i sardi per cancellare subito il k.o. iniziale casalingo ed allinearsi con le aspettative stagionali, i nerazzurri per confermare le proprie ambizioni e le buone sensazioni scaturite dalla prima vittoria casalinga, in un campo non facile.

STATO DI FORMA

L’estate del Cagliari probabilmente sarà ricordata come una delle più appassionanti degli ultimi anni. La campagna acquisti della società del presidente Giulini e del d.s. Carli, fregiata del grande ritorno di Radja Nainggolan, ha innalzato il livello di entusiasmo trai tifosi rossoblù che sognano in grande. Per queste ragioni, il precampionato degli uomini di Maran, diviso come succede da  5 anni tra Sardegna e Trentino, è stato affrontato dai calciatori con grande motivazione considerato che quest’anno la squadra festeggerà il centenario dalla fondazione e i 50 anni dall’unico scudetto targato Manlio Scopigno. L’unica nota negativa è arrivata dall’infermeria con Cragno , autore di una passata stagione ad alti livelli, che dopo l’amichevole con il Fenerbahce, ha riportato un infortunio alla spalla che lo allontanerà dal rettangolo di gioco per un bel po’ e lo stesso per quanto riguarda Pavoletti, costretto ai box per qualche mese dopo appena una giornata.

L’entusiasmo della piazza ha avuto dunque una brusca frenata dopo la prima battuta di arresto dei sardi avvenuta domenica scorsa. Alla “Sardegna Arena” infatti, il Brescia dell’ex patron Cellino ha vinto e convinto ostentando una forma atletica più che sufficiente e una maggiore brillantezza sotto porta (due i gol annullati dal VAR ai lombardi). Al contrario la squadra di Maran ha disatteso le ben più ottimistiche previsioni ed è apparsa impreparata e sottotono soprattutto nei suoi uomini migliori: troppe le sbavature per capitan Ceppitelli; Nainggolan non è riuscito a lasciare il segno  in un ruolo da regista non suo e Nahitan Nandez ha pagato l’emozione dell’esordio in serie A. Male anche il giovane Pinna, anche lui alla prima in A, abile in fase di spinta ma che ha sofferto la fisicità degli avanti Bresciani. L’infortunio di Pavoletti a metà gara non ha certo agevolato i piani di rimonta di un Cagliari che pur contando su un Joao Pedro volitivo (tolto il gol sbagliato in avvio) e su un ritrovato Lucas Castro, non è riuscito ad agguantare il pari nel finale.

MODULO E STILE DI GIOCO

Nonostante l’avvio tutt’altro che positivo, contro in nerazzurri Maran confermerà il suo collaudato 4-3-1-2 che quasi certamente non avrà gli stessi interpreti rispetto alla gara con il Brescia.

Scontato infatti nello schieramento iniziale l’inserimento di Marko Rog che già contro il Chievo in coppa Italia ha potuto mostrare le sue qualità da mezzala andando peraltro a segno nel 2-1 finale. Restando a centrocampo, l’utilizzo di Nainggolan come regista non ha pagato e il tecnico Trentino potrebbe pensare di affidare il ruolo ad uno tra Oliva e Cigarini dato che Bradaric è molto vicino al Getafe; il belga, per tanto, avrebbe la possibilità di variare la sua posizione in campo agendo come seconda mezzala o sulla trequarti (sostituendo Birsa). In questo caso  l’ultimo tassello a metà campo dovrebbe vedere riconfermato l’uruguaiano Nandez. Sulla corsia di sinistra, Luca Pellegrini prenderebbe il posto di Lykogiannis, possibile partente last minute e autore di una prova incolore domenica scorsa. A rischio anche il giovane Pinna, insidiato dal recuperato Mattiello mentre Castro potrebbe subentrare a partita in corso come contro il Brescia.

Sorprese potrebbero esserci trai pali e in attacco: il nuovo acquisto Olsen dovrebbe partire subito titolare. Simeone convocato, ma dovrebbe partire dalla panchina.

IL GRANDE EX: IL NINJA CERCA “VENDETTA”

Radja Nainggolan è tornato “a casa” e ha tutta l’aria di volersi riprendere la scena oscuratasi nella passata stagione ai nerazzurri e in parte anche nell’esordio di domenica scorsa. Nelle sue dichiarazioni da rossoblù non ha mai nascosto il disappunto per aver lasciato Milano nonostante la società meneghina con lui fosse stata chiara sin dall’inizio del ritiro interista, e con molta diplomazia ha ribadito la sua volontà di fare bene a Cagliari e di dimostrare all’Inter di aver commesso un errore di valutazione nei suoi confronti.

Ma il Ninja non sarà l’unico ad avere brama di rivalsa: l’armata di Conte dovrà fare i conti con una squadra già ferita che, alla seconda partita di fila di fronte al suo pubblico, vorrà immediatamente rifarsi per acquisire piena convinzione delle proprie potenzialità. E quale migliore occasione quando il tuo avversario si chiama Inter.

LA STELLA

Con Pavoletti out (forse infortunio più grave del previsto), sarebbe quasi scontato eleggere il solito Nainggolan a stella della squadra. Ma oltre al belga, sotto le luci dei riflettori ci saranno i neo acquisti Rog e Nandez annunciati in grande stile dalla proprietà di Giulini che supporteranno l’attacco che guidato inevitabilmente dall’ormai veterano del nostro campionato Joao Pedro che è tra l’altro a caccia del primo gol all’Inter.

Già un gol per lui in questa stagione (in Coppa Italia), il brasiliano sta prendendo sempre di più per mano i rossoblu: nella passata stagione ha realizzato 7 gol e tre assist, e questa sera con ogni probabilità toccherà a lui reggere il peso dell’attacco, orfano di Pavoletti ed in attesa di Simeone.

PRECEDENTI

Il bilancio complessivo nella massima serie rivela un sostanziale equilibrio tra le due compagini che su 43 sfide in terra sarda, per 20 volte si sono divise la posta in gioco, per 15 sono stati i nerazzurri ad affermarsi mentre 8 sono le vittorie rossoblù. L’ultima delle quali arrivata nella passata stagione grazie alle reti di Ceppitelli ( alla prima in serie A) e del goleador Pavoletti che domenica prossima sarà assente; per l’Inter andò a segno Lautaro su assist proprio di Nainggolan. Per quanto riguarda l’ultimo successo interista bisogna viaggiare nel tempo di un altro anno, sempre sotto la gestione Spalletti, quando una doppietta di Icardi e un gol di Brozovic lanciavano la squadra in vetta alla classifica almeno per una notte; per la cronaca il gol sardo lo siglò nemmeno a dirlo Leonardo Pavoletti.

Un campo senz’altro ostico quindi dove potrebbe essere fondamentale segnare prima dell’avversario.

A cura di Marco Manniello

 

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