18 Luglio 2018

Il punto di Ermes – Ecco i due big che rischiano il taglio dalla lista Champions. Lautaro Martinez scalda i motori, Suning prepara l’assalto allo scudetto

Nuovo appuntamento con la rubrica a cura dell’opinionista televisivo e youtuber interista Ermes Massignani che risponde alle domande dei tifosi nerazzurri

di Ermes Massignani

I primi passi di Lautaro Martinez, il doppio taglio annunciato da Spalletti per la lista Champions, i nuovi accordi di sponsorizzazione e molto altro ancora. Nuovo appuntamento con la rubrica a cura di Ermes Massignani, opinionista televisivo e uno degli youtuber interisti più apprezzati dai fan nerazzurri. Anche questa settimana andiamo a raccogliere quelle che sono le domande più frequenti tra i tifosi interisti cercando di fornire loro una risposta chiara ed esaustiva.

(Leggi qui il primo articolo su plusvalenze, cessioni, acquisti, Rafinha e Joao Cancelo)

Prima uscita amichevole vinta agevolmente col Lugano e ha subito ben figurato Lautaro Martinez: ci saranno possibilità di vederlo insieme ad Icardi o sarà un’alternativa?

Il Lugano è una squadra di metà classifica della Serie A svizzera e non stiamo parlando quindi di una gara agevole come quella della Roma contro il Latina, ad esempio. L’amichevole è stata un buon test per noi, considerando anche che loro nella preparazione sono più avanti dell’Inter. In definitiva il 3-0 contro il Lugano è un buon risultato.

Lautaro Martinez l’ho visto molto bene, ha caratteristiche importanti. Non solo per movimenti e doti fisiche, ma anche per la sua garra e le capacità tecniche. Non è solo un giocatore di quantità, ma anche di qualità e l’ho visto bene anche dal punto di vista della maturità. Penso che parta come alternativa e vice-Icardi, poi dipenderà tutto da come si completerà il mercato. Ma per adesso il modulo è il 4-2-3-1 e la sua variante più utilizzata potrebbe essere il 3-4-2-1. Lautaro Martinez può quindi giocare come prima punta al posto di Icardi, come trequartista nel 4-2-3-1 ma anche nel 3-4-2-1 dietro Icardi, chiaramente con caratteristiche offensive, oppure come seconda punta in appoggio al capitano come variante a partita in corso. In ogni caso anche dovesse partire come alternativa di Icardi e dovessimo per assurdo usare sempre il 4-2-3-1, troverà posto in campo e molto minutaggio perché avremo tre competizioni e dunque ci sarà tempo, modo e spazio per vederlo protagonista. D’altronde anche Icardi dovrà rifiatare e almeno all’inizio non giocherà la Coppa Italia. Poi capiterà di essere sotto nel punteggio, di dover pareggiare e quindi dover usare Lautaro a partita in corso. Quindi ci sarà tutto il modo di vederlo in campo anche non dovessimo giocare con le due punte. Ricordiamoci inoltre che Martinez ha 20 anni e quindi non credo ci sia nulla di male nel vederlo alla sua prima stagione fuori dall’Argentina come vice/subentrante/jolly. Poi chiaro, se il giocatore dovesse esplodere si potrà valutare un cambio di modulo in virtù delle sue prestazioni, però prima di cambiare sistema e di spostare giocatori affermati come Perisic, Nainggolan e gli altri per far posto a Lautaro Martinez, forse è meglio attendere ed avere qualche conferma in più.

Dal punto di vista tattico che Inter sta nascendo in vista della prossima stagione?

Come dicevo: il modulo principe è il 4-2-3-1. Siamo in Champions, se vuoi giocare con la difesa con due centrali devi avere almeno tre alternative ottime. Quindi avere in rosa de Vrij-Skriniar-Miranda non significa che dovrai schierarli sempre tutti insieme. Poi chiaramente la variante del modulo del 3-4-2-1 potrà essere molto utilizzata, ma penso che il modulo di partenza sarà comunque il 4-2-3-1. Anche perché va confermata quell’identità avuta l’anno scorso ed abbiamo comunque tanti giocatori adatti a questo tipo di modulo.

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Spalletti in conferenza stampa ha parlato di due giocatori che saranno tagliati dalla lista Uefa per la Champions League viste le limitazioni dovute al Fair Play Finanziario: chi resterà fuori?

I due giocatori più a rischio sono Gagliardini e Dalbert perché entrambi non sono titolarissimi e nonostante questo pesano tanto come cartellini. In seguito alle sanzioni ricevute dall’Uefa, per comporre la lista di giocatori utilizzabili in Champions conta il valore d’acquisto del giocatore e quindi, come detto, entrambi pesano molto pur non essendo titolari. In base alle cessioni che si completeranno nell’ultimo mese avremo circa dai 100 ai 140 milioni di euro di spazio per inserire nuovi giocatori rispetto all’ultima lista Uefa presentata per la stagione 2016/2017 (se escono Joao Mario e Candreva si andrà sui 130-140, altrimenti sui 105-110). Di questi, quasi 40 vanno destinati per Nainggolan, poi altri 23 di Skriniar, quindi Vecino, Lautaro Martinez, Politano (che pesa 5 per il prestito), il nuovo terzino (in base alla formula che sarà utilizzata): siamo un po’ al limite quindi. E ‘giocarsi’ 22 milioni per Dalbert, avendo Asamoah e D’Ambrosio, oppure per Gagliardini, potendo contare su Brozovic, Vecino, Borja Valero e comunque Nainggolan, sembra un po’ eccessivo, quindi al momento rischiano loro due. 

Brozovic e Perisic hanno appena concluso un grande Mondiale con la Croazia. Quant’è concreto il rischio di perderli in questo ultimo mese di mercato?

Brozovic e Perisic hanno fatto un mondiale egregio e nonostante questo non credo che ci sia un rischio enorme di perderli. Nel senso: le offerte sicuramente ci saranno e soprattutto per Perisic potranno essere abbastanza allettanti e rischiose se vogliamo, però entrambi i giocatori si trovano bene all’Inter, hanno trovato una loro dimensione, un ambiente buono in questa stagione, sanno che potrebbe arrivare almeno un altro croato in squadra, sono arrivati finalmente in Champions con l’Inter entrambi da protagonisti e dunque avranno un ruolo importante anche nella prossima stagione. Brozovic stesso si è rivalutato in questa annata grazie all’Inter ed al nuovo ruolo, quindi conta tanto anche l’aspetto psicologico e penso che tutti e due siano motivati in nerazzuro adesso. Perisic, non va dimenticato, ha avuto un aumento di ingaggio l’anno scorso e credo che a livello economico sia ugualmente soddisfatto. E per Brozovic pure si dovrebbe parlare a di adeguamento. Oltre al fatto che tutti e due sono poco sostituibili. Brozovic è un titolare e per la lista Champions pesa quasi zero, quindi non è facile trovare un erede con le stesse caratteristiche e lo stesso impatto a bilancio. Perisic allo stesso modo piace molto a Spalletti, è funzionale al suo gioco rappresentando un ibrido tra discreta tecnica e grande atletismo con buona resistenza che aiuta anche nell’equilibrio in fase difensiva. E dà esperienza ad una squadra che ha cambiato diversi titolari. Non penso quindi che l’Inter sia intenzionata a cedere questi due titolari. Sarebbe una rivoluzione molto pericolosa anche se, come sembra, offerte da 70-80 milioni per Perisic sarebbero difficili da rifiutare. Io comunque credo che l’Inter farà di tutto per trattenerli e penso che resteranno.

La società sta stringendo molti nuovi accordi commerciali. Cosa vuol dire questo per l’Inter e qual è la strategia di Suning?

Suning ha rilevato un’Inter in difficoltà economica e soprattutto con un blasone internazionale in decadenza costante. L’ha risollevata grazie anche agli accordi commerciali siglati in Asia, dove Suning è un colosso con moltissimi agganci, e dunque ha rivalutato la società Inter con una programmazione attenta e la qualificazione alla Champions. Grazie alla massima competizione europea cresce il brand Inter e crescendo il brand Inter cresce anche il fair value, che è il valore che la Uefa attribuisce all’Inter come ammontare massimo di sponsorizzazioni in proporzione al blasone e alla posizione di ranking che la società ha in questo momento. Crescendo questo fair value, Suning può trovare altri accordi e far crescere l’ammontare massimo delle sponsorizzazioni all’Inter. Suning adesso sta semplicemente colmando questa disponibilità che l’Uefa ci dà per incrementare il fatturato e monetizzare a favore dell’Inter questo brand in modo tale che il fatturato aumentando possa dare più disponibilità anche per il mercato e le operazioni future della società. Tutto un meccanismo di crescita che riguarda dunque marketing e campo, con la possibilità quindi di puntare sempre più in alto come obiettivi di squadra. Suning ha rilevato un’Inter che lottava ai margini dell’Europa League, dopo un anno di vera gestione (perché il primo anno vero in cui Suning ha messo gli uomini giusti al posto giusto è il 2017/2018) è stata centrata la Champions. Quest’anno probabilmente l’obiettivo sarà arrivare secondi e fare il possibile per vincere la Coppa Italia provando a giocarsi il passaggio dei gironi di Champions, anche se sarà difficile perché saremo in quarta fascia. L’anno prossimo, se gli obiettivi di questa stagione saranno centrati, si proverà a fare un ulteriore salto in avanti provando magari chissà a lottare per lo scudetto e ad arrivare più avanti in Champions League. 

NAINGGOLAN SFOTTE POLITANO CON QUESTO VIDEO