10 Giugno 2019

CorSera – Icardi pensa di presentarsi al ritiro di Lugano. Ma Conte ha parlato con i senatori della squadra: muro contro muro

La posizione del tecnico nerazzurro appare inflessibile

Le date, così scandite, sembrano quasi perentorie: il 30 giugno è quella preferibile (per questioni di bilancio), l’8 luglio è quella praticamente obbligatoria. L’Inter si detta i tempi per la cessione di Mauro Icardi, che rappresenta forse il vero e proprio tormentone che caratterizzerà l’estate nerazzurra di qui in avanti. Perché – è vero – a breve ci sarà un incontro dell’Inter con Wanda Nara; perché – è vero – il giocatore guarda più alla Juventus che al Napoli come alternativa ai nerazzurri, ma i discorsi con la Juve per Dybala non saranno semplici da riallacciare per Marotta. E poi anche perché nella testa del giocatore frulla un’altra idea, di cui dà conto questa mattina il Corriere della Sera.

Mauro Icardi, infatti, vorrebbe presentarsi al ritiro dell’Inter, a Lugano, l’8 luglio. Dunque oltre la data entro cui l’Inter si è – mettiamola così – ripromessa di salutare il giocatore, onde evitare problemi con Antonio Conte che ha fatto capire di non volere l’argentino. Il quale, però, dal canto suo vuole dimostrare al tecnico di meritarsi una chance. Problema: nella querelle con Icardi, Conte non arriverà a mani vuote: anzi, ci arriverà con elementi più che validi per intimargli un dietrofront, o comunque fargli capire che non è il caso di continuare il muro contro muro. Anzitutto perché il tecnico, la sua linea, ce l’ha da tempo: e poi perché pare che questa sia diventata ancor più inflessibile dopo alcuni colloqui con i senatori dello spogliatoio sui comportamenti di Icardi. Porte chiuse, ma Maurito ci vuole provare. A patto che la soluzione (leggi: cessione) non venga trovata prima.

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