9 Luglio 2014

ESCLUSIVA – Canovi: “Dodò e M’Vila non mi convincono, non male Medel”

  Passioneinter.com ha avuto l’onore e il piacere di intervistare in esclusiva l’avvocato Dario Canovi, ex agente FIFA e padre di Alessandro, procuratore di Thiago Motta, centrocampista del PSG e della Nazionale italiana. Buonasera Signor Canovi, partiamo subito dal mercato nerazzurro, sbloccatosi negli ultimi giorni. Cosa ne pensa di Dodò, M’Vila e Medel, gli uomini sui […]
intervista canovi

 

Passioneinter.com ha avuto l’onore e il piacere di intervistare in esclusiva l’avvocato Dario Canovi, ex agente FIFA e padre di Alessandro, procuratore di Thiago Motta, centrocampista del PSG e della Nazionale italiana.

Buonasera Signor Canovi, partiamo subito dal mercato nerazzurro, sbloccatosi negli ultimi giorni. Cosa ne pensa di Dodò, M’Vila e Medel, gli uomini sui quali ha deciso di puntare, per ora, la società?

“Nessuno dei tre mi convince a pieno. Dodò alla Roma non è riuscito a dare un grande contributo, e non è tutta colpa degli infortuni. A ventidue anni di sicuro potrà migliorare, ciò che è certo, però, è che non ci troviamo dinanzi a un campione. M’Vila è un buon giocatore, ma non un fenomeno. Medel è quello che mi piace di più: è un ottimo centrocampista di contenimento, ma credo che non sia la pedina giusta per consentire all’Inter il salto di qualità”.

Ritiene, dunque, che a centrocampo sia più giusto valorizzare chi era già in rosa?

“Posso dire che Guarin, ad esempio, non dovrebbe essere pensato come regista, ma come centrocampista offensivo. E’ un giocatore che a me piace, ottimo nel suo ruolo, ma non bisognerebbe aspettarsi troppo da lui in ottica mercato”.

Passiamo al reparto offensivo. I nomi che circolano sono quelli di Pato e Osvaldo. Crede che uno dei due sia adatto alla causa nerazzurra?

“Non sono nomi esaltanti. Alexandre aveva insistito tanto per tornare in Brasile e riprendere in mano la propria carriera, ma ha deluso anche lì. In rossonero ha sicuramente fatto cose importanti e la sua classe non si discute, ma allo stato attuale non lo prenderei. Osvaldo, invece, ha dato il meglio di sé con Zeman: è risaputo quanto gli attaccanti facciano bene con un tecnico come lui. In Inghilterra, poi, è stato cacciato, mentre alla Juve ha segnato solamente un goal. Ci penserei due volte prima di prenderlo”.

E Jovetic?

“Credo che l’Inter non possa permettersi di pagare il suo ingaggio”

Se lei fosse un dirigente nerazzurro, quali sarebbero i suoi obiettivi per l’attacco?

“I nomi che circolavano a giugno, come quelli di Dzeko, Torres e Morata, di sicuro mi avrebbero intrigato. Il problema, lo ripeto, è che la società non può permettersi di ingaggiarli”

Qual è, allora, il suo giudizio sul mercato degli uomini di Thohir?

“C’è ancora tempo per fare scelte migliori, darò il mio giudizio alla fine. L’indonesiano, chiaramente, deve prima pensare a coprire i debiti societari; non è arrivato in Italia per fare delle campagne acquisti faraoniche. Penso che lui sia stato onesto e chiaro, in quanto non ha illuso i tifosi sul futuro immediato. Allo stato attuale non ci sono grandi giocatori sul mercato e l’Inter potrebbe non riuscire a salire sul treno della Champions League“.

Parliamo adesso della deludente avventura degli azzurri al Mondiale brasiliano e del suo ex assistito, Thiago.

“Il problema della nostra Nazionale è che non è mai riuscita a trovare un’idea di gioco. L’errore, per me, sta nel cambio di modulo. Non capisco per quale motivo Thiago, insieme a Balotelli, sia finito nell’indice degli unici colpevoli dell’uscita dalla competizione nella fase a gironi. Bisogna livellare le colpe. Motta ha giocato male come i suoi compagni di squadra, però c’è da dire che, nella disastrosa partita col Costa Rica, da lui è partito il passaggio che ha portato ad uno dei pochissimi tiri in porta. Balo? E’ un ottimo attaccante, ma è stato un errore considerarlo come la punta di diamante dell’Italia. L’unico che non ha deluso è Verratti, mentre Immobile, per lo spazio concessogli, possiamo considerarlo come il meno responsabile del fallimento”.

La redazione di Passioneinter.com ringrazia di cuore Dario Canovi, un vero e proprio signore del calcio, per la gentilezza e la disponibilità mostrata nel corso dell’intervista.