16 Agosto 2018

ESCLUSIVA – Seno: “Lautaro è impressionante. Moratti un presidente e padre nella famiglia Inter”

L’ex centrocampista dell’Inter analizza il mercato nerazzurro, ricordando il suo trascorso interista e Massimo Moratti

Chi ha vestito i colori nerazzurri sa cosa vuol dire far parte dell’Inter e della sua storia. Andrea Seno, centrocampista che ha vestito la maglia della Beneamata nelle stagioni 1994/95 e 1995/96, parla in esclusiva ai microfoni di Passioneinter.com, analizzando il mercato attuale e ricordando il suo trascorso interista, interrotto da un infortunio grave al ginocchio.

Un mercato che ha portato sette nuovi giocatori alla corte di Spalletti: chi l’ha impressionata di più?

”Sicuramente Lautaro Martinez. Non lo conoscevo prima ma vedendolo nel precampionato è un grande acquisto per l’Inter. Un giocatore di qualità ma che soprattutto può adattarsi in più ruoli: sia alle spalle di Icardi che da vice o al fianco del capitano nerazzurro. Poi De Vrij è un’operazione importante perché l’Inter ha rinforzato la difesa con un parametro zero di livello”.

Alla luce dei rinforzi l’Inter riduce il gap dalla Juventus e si candida come antagonista? 

“Il gap con la Juventus non so di quanto si sia ridotto perché i bianconeri allo stesso tempo hanno fatto una campagna acquisti incredibile. Puntano di certo alla Champions League con Ronaldo, Emre Can e Bonucci. L’Inter dovrà cercare di sfruttare eventuali passaggi a vuoto dei bianconeri durante la stagione. Di certo i nerazzurri sono una squadra di alto livello così come la Roma. Monchi ha lavorato benissimo allestendo una rosa attrezzata composta da giovani e campioni. Il Napoli perde Sarri ed il suo gioco, non avendo fatto colpi rilevanti secondo me Ancelotti avrà un bel da fare e ad oggi vedo i Partenopei indeboliti”.

Due anni all’Inter ed un gol nel derby: che emozione è segnare nella stracittadina? 

“Sono quei 10/20 secondi in cui l’emozione è indescrivibile”.

Che ricordo ha di Massimo Moratti?

”Lo ringrazierò sempre perché ho avuto un brutto infortunio e non mi ha mai fatto mancare la sua presenza. Più che Presidente era come un padre, voleva che tutti stessero bene nella famiglia Inter. Oggi le Società sono aziende, lui era diverso come presidente, era così in modo naturale e spontaneo”.

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