27 Febbraio 2019

Sassuolo, Parma e Fiorentina: quanta VARietà di giudizio. A pagarne però è sempre l’Inter

Gli errori arbitrali - clamorosi - ai danni dell'Inter fino ad oggi sono stati diversi: eccoli nel dettaglio

INTER-PARMA 0-1

A differenza del match di Sassuolo, la partita contro il Parma è stata giocata invece davvero bene dall’Inter, che avrebbe ampiamente meritato i tre punti. Tre punti che però non sono arrivati, in parte per l’incapacità dei nerazzurri di trovare la via del gol, ma in buona parte anche per la prestazione, gravemente insufficiente, dell’arbitro Manganiello. Gli episodi da analizzare, in questo match, sono ben tre: al minuto 24 il parmense Stulac è protagonista di un fallo molto duro ai danni dell’interista Gagliardini. Il direttore di gara estrae il cartellino giallo, davvero di difficile spiegazione. Palla lontana, alta velocità, piede a martello e ginocchio teso: questi gli elementi che avrebbero dovuto evidenziare, in maniera piuttosto chiara, la necessità di espulsione diretta per lo sloveno.

In seguito, ecco i due episodi macroscopici: al minuto 56, con la porta sguarnita, il terzino gialloblu Dimarco intercetta un pallone con il braccio largo a mezzo metro dalla linea del goal. Poco importa se la conclusione di Perisic fosse destinata a finire dentro la porta o meno, la scelta avrebbe dovuto essere solo una: calcio di rigore per l’Inter. Clamorosamente, però, né l’arbitro Manganiello né il varista Rocchi segnalano irregolarità: in questo caso, le colpe del direttore di gara sono ben poche, in quanto il suo campo visivo era impallato da due calciatori del Parma oltre che dal corpo dello stesso Dimarco. Quasi impossibile quindi, per l’originario di Pinerolo, vedere il fallo di mano. A questo punto, di conseguenza, avrebbe dovuto intervenire il VAR, rimasto invece inspiegabilmente silente.

In seguito, ironia della sorte, è lo stesso Dimarco a realizzare un gol fantastico al minuto 80, che regalerà al Parma i tre punti. Anche in questo caso, però, è presente un’evidente irregolarità. La conclusione vincente del terzino italiano, infatti, è viziata dalla posizione di fuorigioco di un suo compagno, che sebbene non tocchi il pallone ostruisce il campo visivo del portiere nerazzurro Handanovic. Anche in questo caso, poco importa se il tiro fosse parabile o, come probabile, imparabile: ciò che conta è che il gol dovesse essere annullato per fuorigioco. E la valutazione della scelta di convalidarlo si aggrava ancor di più se si considera che, da regolamento, ogni gol viene rivisto attentamente dai varisti, anche quello apparentemente più “innocente”, per accertarsi della sua regolarità. In questo caso il fuorigioco era ampiamente evidente, motivo per cui l’errore diventa veramente grossolano.

Per correttezza, è anche giusto segnalare un ulteriore episodio, stavolta in favore dell’Inter: al secondo minuto di gioco, infatti, lo stesso Gagliardini è autore di un durissimo fallo su Di Gaudio. Come nel caso di Stulac, anche in questo risulta inspiegabile la scelta di non estrarre il cartellino rosso diretto. Ma c’è di più: in questo caso, l’arbitro Manganiello non ha nemmeno sanzionato l’intervento come falloso, lasciando proseguire il gioco.

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VIDEO – Inter-Parma, Handanovic: “Un giocatore in fuorigioco sul gol di Dimarco”