21 Febbraio 2015

PUNTO PRIMAVERA – Alla scoperta del centrocampo che ha conquistato il Viareggio

Nel tabellino che racconta la vittoria dell’Inter nella finale della 67^ edizione del Torneo di Viareggio contro l’Hellas Verona, si possono leggere tre nomi uno di fianco all’altro: Andrea Palazzi, Assane Demoya Gnoukouri, Michele Rocca. Sono i centrocampisti del 4-3-3 sapientemente ordito da mister Stefano Vecchi, la spina dorsale e allo stesso tempo il cuore pulsante del gioco dei baby nerazzurri. Dopo aver guidato i loro compagni a questo splendido trionfo, saranno il presente dell’Inter nella corsa allo scudetto Primavera, e magari anche il futuro del rombo di Roberto Mancini, che lunedì scorso gli ha osservati dalla tribuna con particolare attenzione. Andiamo a scoprire chi sono.

Assane Demoya Gnoukouri è un classe 1996 originario della Costa D’Avorio. E’ arrivato all’Inter proprio questa estate, grazie ad una intuizione di Beppe Giavardi. Quando Roberto Samaden e Stefano Vecchi hanno deciso di provare ad allestire un gruppo di primo livello, è spuntato il suo nome per il centrocampo. Il giorno dell’esordio con la maglia nerazzurra, Gnoukouri ancora non sapeva parlare l’italiano, ma dimostrò subito di saper giocare con il pallone, e anche molto bene. Il match finì 3-1 per l’Inter e Assane segnò subito un gol. Da quel giorno il tecnico Vecchi difficilmente a deciso di rinunciare alle sue geometrie. L’ivoriano viene impiegato nel ruolo di mezzala sinistra o come centrale nel centrocampo a 3. Nonostante le sue origine potrebbe trarre in inganno, Gnoukouri è un giocatore che non spicca tanto per le sue qualità atletiche, quanto per tecnica e visione di gioco. Sa essere il vero e proprio metronomo del centrocampo, fornendo preziosi lanci o assist ai suoi compagni. “E’ un geometra, ricorda Thiago Motta, ha detto il suo agente Damiano Drago ai microfoni di FcInterNews. Un paragone pericoloso ma in effetti azzeccato, tanto che già Mazzarri aveva adocchiato il giovane per dare maggiore qualità alla sua Inter, convocandolo per la trasferta contro il Parma del 1 novembre 2014. A Gnoukouri manca però ancora l’esordio vero e proprio in prima squadra, ma se continuerà così sarà solo questione di tempo.

Andrea Palazzi, un altro classe 1996, è invece cresciuto fin da piccolissimo giocando con le giovanili dell’Inter. Una lunga trafila per tutte le squadre nerazzurre, fino al coronamento di un sogno con l’esordio in prima squadra nel match di Europa League contro il Saint Etienne e poi con l’amichevole disputata in Marocco contro il Paris Saint Germain. Mazzarri prima e Mancini poi hanno capito che nei momenti di difficoltà a centrocampo possono già puntare su di lui. Palazzi d’altronde è un centrocampista moderno, abile allo stesso modo sia nella fase di impostazione che in quella d’interdizione. Non molla mai, ringhia su ogni pallone per 90 minuti, ma oltre a corsa e spirito di sacrificio sa offrire anche una buona visione di gioco, perfetta per chi come lui ama giocare davanti alla difesa. “Assomiglia molto al milanista De Jong, ha dichiarato Giovanni Bia, il suo agente, in un’intervista a FcInterNews. Andrea però è molto di più di quello che si potrebbe dire osservandolo in campo: un’adolescenza vissuta accanto ai colori nerazzurri e la sua inattaccabile determinazione fanno ben sperare in un suo ruolo da futura bandiera dell’Inter. E’ un patrimonio che la società non vuole sprecare: per questo si sta allenando spesso accanto a Kovacic, Kuzmanovic e Medel, per citarne tre a caso che lo potranno far crescere molto. Se partirà da Appiano Gentile sarà per un prestito, ma Mancini potrebbe anche non essere d’accordo.

Oltre a Gnoukouri e Palazzi, il terzo asso del centrocampo di mister Vecchi è Michele Rocca, di cui abbiamo già scritto in un precedente Punto Primavera –> CLICCA QUI  

IL CAMPIONATO – Grazie alla splendida vittoria nella Viareggio Cup, l’Inter si è meritata un turno di riposo nel girone B del Campionato Primavera. Tornerà in campo il 28 febbraio per il match in trasferta contro il Cittadella. Con una partita in meno, i nerazzurri si ritroveranno a dover recuperare 6 punti dal Milan, attuale capolista.

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