17 Ottobre 2011

Da Hazard a Sneijder: cosa propone Lille-Inter

Inter e Lille scenderanno in campo per la terza giornata di andata di Champions League martedì sera al Lille Metropole. Una gara che per entrambe le squadre significa molto, sia per quanto riguarda la classifica, sia per una risposta sul campo alle domande che ci si pone fuori da esso. Se nel gruppo B infatti comandano i turchi del Trabzonspor con 4 punti, seguiti proprio da milanesi (3) e transalpini (2), è comunque importante sottolineare che le squadre che si affronteranno dopodomani in Francia giungono a questo match in due situazioni completamente differenti e con aspettative opposte. L’Inter, alle prese con una serie di prestazioni e risultati più che deludenti, deve risalire la china trovando una quadratura nel gioco e soprattutto nell’approccio alla gara; il Lille viene da una vittoria in rimonta sul difficile campo dell’Auxerre, e la quarta posizione in classifica non può che dare una marcia in più anche per la coppa. Sulla sponda nerazzurra quello che più interessa è che ogni singolo giocatore inizi a rendere al massimo, mentre in Francia si cercano solo ed esclusivamente conferme per quella che, partita dopo partita, sta assumendo i contorni di una realtà consolidata.

QUI INTER ? Gli uomini di Ranieri sono usciti dal Massimino con le ossa rotte, e non ci riferiamo a infortuni particolarmente gravi (se si eccettua quello di Samuel che dovrà stare fuori per almeno due settimane): squadra impacciata, senza idee né fiato, distrutta da un Catania che ha fatto lo stretto indispensabile per portare a casa i tre punti. Fino ad ora per ogni sconfitta si è cercato un alibi, il più delle volte rappresentato dagli infortuni. Ora l’emergenza pare essere rientrata, almeno in parte. Tra i convocati infatti troviamo i nomi di Sneijder, Julio Cesar e Chivu, oltre a Thiago Motta, già presente a Catania ma non sceso in campo. Così il brasiliano tornerà fra i pali, mentre uno tra Cordoba e Chivu, complice l’infortunio di Samuel, dovrà giocare da centrale. A centrocampo giocaranno sicuramente Zanetti, Cambiasso e uno tra Stankovic e proprio il rientrante Motta. Completano l’undici titolare Sneijder, che scalpita e che Ranieri stesso ha indicato come il faro di questa squadra, Pazzini e probabilmente Zarate. La coppia formata dal numero 9 e da Milito infatti, non ha assolutamente brillato in quel di Catania: è stato lodevole l’atteggiamento di entrambi nella prima frazione, quando a turno andavano in pressing sui centrocampisti centrali avversari per impedire di fluidificare la loro manovra. Ma in fase offensiva i due hanno compiuto troppo spesso gli stessi movimenti, anche a causa dell’assenza di un trequartista che li imbeccasse a dovere e che favorisse una complementarietà dei due. Proprio per questo il Maurito d?Argentina potrebbe partire titolare, lui che non è una prima punta e che può sicuramente dare quel tocco di imprevedibilità in più.

QUI LILLE ? I Francesi schiereranno molto probabilmente la formazione-tipo, un 4-3-3 molto equilibrato che si basa su delle geometrie ormai ben salde e sul talento cristallino di Hazard, sogno estivo del presidente Moratti. Il tecnico dei transalpini Rudi Garcia, dopo la vittoria della sua squadra con l’Auxerre, ha chiarito infatti che la punta Moussa Sow (capocannoniere dei campioni di Francia con 25 gol nello scorso campionato) tornerà titolare dopo un piccolo stop che lo ha tenuto fuori per una settimana. Giocherà al fianco di Hazard e probabilmente di Payet, altro attaccante rientrato di recente dopo circa un mese di stop. Questi tre giocatori, con i loro movimenti e la loro intraprendenza, possono costituire il vero problema per una retroguardia, quella interista, che ha subito ben 13 gol in 6 partite di campionato. Ampiamente recuperati anche il difensore Chedjou e il centrocampista Obraniak.

CHIAVI TATTICHE ? Sarà forse la partita degli specchi e dei duelli a distanza. In questo senso sarà interessantissimo il dualismo tra Hazard e Sneijder. Indubbiamente il Lille non può fare a meno del suo gioiellino, eletto miglior giovane nel 2009 e nel 2010 e miglior giocatore del campionato lo scorso anno: dotato di una tecnica e di una visione di gioco invidiabili associati a una capacità di corsa notevole, è in grado di cambiare il volto di una partita, come accaduto nell’ultima giornata di Ligue 1, grazie alla tendenza a svariare sul fronte d?attacco e a suggerire per i compagni accorrenti. L’Inter, dal canto suo, conta soprattutto sul genio del suo trequartista, che tanto è mancato agli attaccanti nerazzurri nelle ultime uscite e che dovrà inventare qualcosa per sfruttare al massimo le ripartenze. Il Lille infatti lascia sempre poco il pallino del gioco all’avversario, e sarà indispensabile chiudere gli spazi e aggredire in prima fase il possesso palla che la squadra di Garcia tenterà di applicare. Proprio per le ripartenze potrebbe essere importante l’utilizzo di Zarate dal primo minuto. Naturalmente occhi puntati anche su Moussa Sow, centravanti agile e veloce, molto prestante fisicamente e in possesso di una buona tecnica. A Lucio, apparso leggermente in difficoltà nelle ultime partite, il compito di arginarlo.

POSSIBILI SORPRESE ? Nella squadra che affronterà l’Inter, hanno brillato recentemente altre due individualità: si tratta di Pedretti e di Mathieu Debuchy. Il primo è un mediano di impostazione, importante per il gioco del Lille perché è un uomo d?ordine dinamico e dalla verticalizzazione facile. L’altro è un difensore 26enne, ormai cardine dell’undici di Garcia, che lo coccola come fosse un figlio. Recentemente ha dichiarato in un?intervista che il suo giocatore, convocato anche da Blanc in Nazionale, ha preso coscienza del suo potenziale e ora non ha paura di niente. Staremo a vedere, ma quello che ci si aspetta, in realtà, è che sia l’Inter a dimostrare di non temere nessuno.

Gianluigi Valente