21 Febbraio 2017

Inter, Gabigol: un talento tutto allenamento e… clan

Approfondiamo la storia del giovane talento nerazzurro

Non possiamo dire che dopo il gol di Bologna sia diventato l’idolo dei tifosi perché quello lo era già, ma di certo quella rete ha tolto un peso dalle spalle e dallo stomaco di Gabigol. L’attaccante brasiliano si è fatto trovare pronto senza farsi demoralizzare dal pressoché scarno utilizzo ed adesso si gode il giusto momento di celebrità. Momento che viene evidenziato da La Gazzetta dello Sport che ci racconta meglio il suo mondo: “Nell’autodescrizione che Gabriel Barbosa diede di sé alla ESPN un anno fa c’è un po’ tutto il suo mondo, calcio e famiglia: «Sono un ragazzo affabile. Provengo da una zona povera di San Paolo, ma il calcio ha migliorato la mia condizione e quella della mia famiglia». Sei mesi fa li ha chiusi in una valigia e se li è portati con sé a Milano”. 

IL CLAN – “Dal Brasile si è portato il fisioterapista (Thiago Lobo che ha lasciato il Santos per Gabi), l’addetto alla sicurezza (Rodrigo Claudino dos Santos) e il portavoce (Vinicius Viera) personali, più i genitori Valdemir (ex operaio metallurgico) e Lindalva con la sorella Giovanna. In più, almeno 4-5 amici storici che lo portano a rotazione alla Pinetina, lo accompagnano nelle commissioni o semplicemente condividono la quotidianità. Tutto questo non ha fatto altro che creare una bolla che non specula ma che coccola. Un preciso progetto per proteggere Gabriel dall’effetto mediatico dirompente che ha avuto il suo passaggio all’Inter. Vita regolare fatta di uscite con la sorella anche al cinema, per migliorare con l’italiano. Non è fidanzato ed è un seguace della chiesa evangelica pur non essendo un praticante”.

“In Brasile – continua La Gazzetta – si è abituato a essere «dipendente dall’allenamento» come disse una volta: nei periodi vacanza non esisteva la completa inattività fisica. Un preparatore lo seguiva per tenerlo rodato in maniera tale da non dover riprendere da zero la preparazione con il Santos. Alla Pinetina ha trovato chi lo apprezza sul serio, lo sorregge nei momenti di sconforto. Joao Mario è come un fratello maggiore: fuori dal campo è la guida spirituale per seguire una vita regolare”.

LA GIOIA DI GABIGOL ESPLODE SOTTO LA CURVA