10 Febbraio 2020

Inter-Milan, Conte in conferenza: “Lo scudetto è un sogno, dipende dalla Juventus. Ma noi abbiamo fame”

Grazie all'incredibile secondo tempo di Inter-Milan, il tecnico nerazzurro torna in vetta al campionato

Antonio Conte, come di consueto ha analizzato, al termine dell’incredibile derby vinto in rimonta contro il Milan, anche in conferenza stampa la prestazione della sua squadra: “Sinceramente non penso ci siano stati problemi dal punto di vista fisico, l’unico problema è che giocavano sempre gli stessi all’andata. Ora abbiamo più possibilità di fare rotazioni, abbiamo ritrovato Sanchez, i nuovi esterni, senza contare tutti gli altri: c’è qualche arma in più, spero stiano tutti bene. Ora abbiamo il problema di Handanovic, oggi non c’era Lautaro per squalifica. La squadra sta affrontando le difficoltà in maniera importante, dall’inizio dell’anno: questa cosa ci ha fortificato e stiamo migliorando”.

La ripresa: “Penso che oggi l’attenzione non la potevi abbassare a prescindere, perché era un derby. Sapevamo di incontrare un Milan più forte dell’andata, che in classifica merita molto di più. E in più sapevamo che potevamo ritornare in vetta vincendo, al di là che è una cosa temporanea ma dovevamo cogliere questa occasione. Chiaro ci fosse la pressione; il primo tempo è stato importante perché abbiamo capito che comunque non tutte le partite si affrontano nella stessa maniera. Devono esserci testa, cuore e gambe; nel secondo tempo abbiamo usato più la testa, anche il cuore, e le gambe vanno. Abbiamo fatto 4 gol, preso una traversa e sbagliato un gol con Barella. Sono contento per i giocatori”.

Il sogno scudetto: “Sicuramente è un sogno per noi, ma anche per la Lazio, per l’Atalanta e la Roma. Stiamo parlando di un campionato straominato negli anni da una squadra (la Juve ndr). Oggi ci troviamo nel mezzo del cammin di nostra vita, c’è un po’ di bagarre quantomeno. Dipenderà tanto dai giocatori della Juve, come hanno detto anche loro. Noi ci dobbiamo far trovare pronti. Ora c’è un ciclo importante di partite, ci sono Lazio, Juve e la doppia sfida col Napoli con in palio un trofeo: dobbiamo sederci in più tavoli possibili perché abbiamo fame. Dopo questo avremo una visione molto chiara di dove siamo, che cosa possiamo fare. Detto questo, oggi faccio i complimenti ai giocatori perché hanno messo grande spirito. E i tifosi meritano”.

Il discorso a fine primo tempo: “Partiamo dal presupposto che il primo responsabile sono io del primo tempo, sono io che l’ho preparata. Il primo tempo ci ha fatto capire che le partite vanno affrontate non nella stessa maniera, rispettando i pregi dell’avversario ed esaltandone i difetti. Siamo stati fin troppo arrembanti in fase di non possesso. Poi con cuore e gambe abbiamo rimontato”.

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