A marzo dopo la sfida con la Germania in Nations League, in risposta ad un giornalista che parlava della possibilità di convocare Francesco Acerbi in Nazionale il Ct Luciano Spalletti aveva risposto: “Ma lo sa quanti anni ha?”.
Poche settimane dopo, in vista dei prossimi impegni di giugno, Spalletti ha fatto dietrofronto e convocato il difensore dell’Inter che, però, non risponderà alla convocazione. Lo ha annunciato lo stesso commissario tecnico in conferenza stampa: “Acerbi non ha risposto alla convocazione. Problema fisico? No, ha ripensato a ciò che è successo attorno a lui. Io lo avevo convocato per quanto fatto vedere in questo periodo. È vero che in fondo al campionato ci arriviamo tutti col fiato tirato, fare queste convocazioni non è stato facile ma dobbiamo mettere insieme tante di quelle cose…”.
A queste dichiarazioni ha risposto lo stesso Acerbi con un lungo post su Instagram: “Dopo una profonda riflessione, ho comunicato oggi al ct di non accettare la convocazione in Nazionale. Non è una scelta presa a cuor leggero, perché vestire la maglia azzurra è sempre stato un onore e un orgoglio per me. Tuttavia, ho ritenuto che, alla luce degli ultimi avvenimenti non esistono ad oggi le condizioni proseguire serenamente questo percorso. Io non cerco alibi né favori, ma pretendo rispetto. E se questo rispetto viene a mancare da parte di chi dovrebbe guidare un gruppo, allora preferisco farmi da parte.
Non sono uno che si aggrappa a una convocazione: ho sempre dato tutto, ma non resto dove non sono più voluto davvero ed è chiaro che non faccio parte del progetto del ct. Questa è la mia decisione, e come ho detto stamattina al ct, non è definitiva né dettata dalla rabbia, né tanto meno dalla “depressione” per una finale Champions persa, ma solo da un bisogno di fare un passo indietro.
Auguro il meglio alla Nazionale e come ai miei compagni: continuerò a tifare per loro con lo stesso attaccamento che ho sempre dimostrato in campo”.
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