14 Aprile 2016

Primavera Inter: un tesoro per Mancini e per la società

Ennesimo traguardo raggiunto dal talentuosissimo vivaio nerazzurro: ma i Primavera dell'Inter sapranno mantenere le attese e confermarsi anche in Prima Squadra?

La vittoria della TIM Cup Primavera è solo l’ultima delle tante imprese del settore giovanile nerazzurro che, nel corso degli anni, ci ha abituati a grandi successi compiuti da talenti in erba che, purtroppo, spesso sbocciano lontano dal Meazza. La qualità di questa rosa è davvero tanta e, come sottolinea Tuttosport: “Ci sono tanti talenti che meritano particolare attenzione. Due di questi, però, sono già aggregati alla prima squadra da inizio stagione. Stiamo parlando dell’attaccante albanese, classe 97, Rey Manaj, che ha siglato il gol del pareggio e del centrocampista ivoriano, classe 96, Assane Demoja Gnoukouri che possono essere ormai considerati veterani e pronti per fare il grande salto nella prossima stagione”.

“Un occhio di riguardo – continua Tuttosport – lo merita anche il centrocampista, classe 97, Loris Zonta, anche lui già convocato da Mancini e autore del gol vittoria a tempo scaduto. Il difensore centrale Fabio Della Giovanna, classe 97, e l’esterno destro Bright Gyamfi, classe 96, hanno dimostrato di avere la giusta autorevolezza e maturità per fare il salto di qualità. Senza dimenticarsi del bravissimo portiere Ionut Radu, dell’esterno difensivo Senna Miangue, belga classe 97 portato in prima squadra da Mancini contro il Frosinone, o dell’altro centrale difensivo Andrew Gravillon, classe 98. Il centrocampista Mattia Bonetto, questa volta, non è stato graffiante come all’andata ma è pur sempre un giovane prospetto, classe 97, molto interessante da tenere sotto osservazione. Infine, non si possono non citare gli attaccanti nerazzurri: oltre a Manaj, c’è l’italianissimo Enrico Baldini, classe 96, che è uno dei punti di riferimento della squadra di Vecchi. Il giovanissimo Andrea Pinamonti, classe 99, il più giovane della rosa nerazzurra, ha fatto intravedere di avere delle ottime doti così come i vari Appiah, Bakayoko e Kouamè, in prestito dal Prato”.