10 Febbraio 2017

Ansaldi: “Gli infortuni mi hanno frenato. Possiamo arrivare tra le prime tre”

Cristian Ansaldi ha parlato ai microfoni di Inter Channel.

La prima parte di stagione di Cristian Ansaldi con la maglia dell’Inter non è stata di certo esaltante, ma il terzino argentino è determinato a conquistare i tifosi nerazzurri. Intervistato in esclusiva da “Inter Channel“, nel corso del nuovo format “Caffè doppio”, l’ex calciatore del Genoa ha toccato tantissimi temi. Ecco le sue parole:

Ti piace il caffè? 

“Sì, mi piace. A noi argentini piace molto il mate, ce lo passiamo tra di noi, è una cosa che si fa tra amici”.

-Sei nato a Rosario, terra dalla quale provengono tantissimi campioni.

“Direi che in generale in Argentina piace molto il calcio, è lo sport nazionale. A Rosario si gioca molto a calcio”.

– Quando finirai di giocare, vuoi fare l’allenatore? 

“Credo di no”.

Ci sono belle donne a Rosario? 

“Dicono di sì. Mia moglie è di Rosario”.

Parliamo dell’Ansaldi bambino. Ce lo racconti? 

“Il calcio mi è sempre piaciuto. Ho iniziato a giocare a quattro anni, in un club della zona, poi sono andato al Newell’s. Tutti gli argentini hanno il desiderio di tornare a giocare in Argentina a fine carriera e anche io vorrei tornarci”.

– Nel corso della tua carriera hai giocato anche in Russia…

“Ho imparato il russo, ma parlo meglio l’italiano. Nella prima partita ho trovato la neve, non l’avevo mai vista, c’erano -5 gradi.  In Russia sono sempre stato tranquillo, anche grazie a mia moglie. Mio figlio calciatore? Gli piace il calcio, ma non so cosa farà, ha solo 4 anni. Per ora calcia di sinistro ed anche io calcio meglio con il mancino”.

– Che ruolo ha la famiglia per te, è importante?

“Sì mi sostiene sempre. Sono stato un anno da solo in Russia, poi però mi sono sposato. Mia moglie abitava a 500 metri da casa mia, l’ho conosciuta quando avevo 14 anni”.
– Il tuo rapporto con la Nazionale? 

“Cinque partite, un gol. Perché poche presenze? Ne ho sempre parlato con i miei compagni qui, ogni volta che c’è stata la possibilità di andare in Nazionale avevo un problema, un infortunio”.

– Religione?

“Sono sempre andato in chiesa. La fede nella mia vita è sempre stata molto importante. Mi ha dato la forza nei momenti giusti. Si tratta di uno stile di vita, non bastano le parole”

– All’Inter non è stato un inizio facile…

” In questo inizio non mi sono sentito come volevo a causa dell’infortunio. Ma sono convinto che lavorando con umiltà e sacrificio arriverò dove voglio”.

– Si può dire che seei entrato nel momento peggiore della stagione…

“Quando lavori tanto e i risultati non arrivano, non è mai facile. Noi siamo l’Inter, sappiamo che dobbiamo abituarci a vincere sempre”.

– Capelli rossi…

“In Italia non ce ne sono tanti così. Però comunque li tingo un po’ di biondo”

-Una caratteristica degli argentini è l’Asado…

“Mi hanno detto che anche Burdisso cucinava. Quando sono arrivato con Icardi abbiamo cucinato pesce. Eravamo 15 persone e abbiamo mangiato qui ad Appiano”.

– Ci parli delle tue passioni?

“Come sport oltre al calcio,seguo il tennis, mi piace anche giocare, non sono fortissimo però mi piace. Mi piace anche il ping pong, ma ci gioco soprattutto quando sono in vacanza”.

– Guardi la televisione? 

“Mi piace guardare film, ne guardiamo con mia moglie prima di andare a dormire. Quando non ci sono in spagnolo, li guardo in italiano”.

-Dicono che sei molto bravo a suonare la chitarra…

In realtà avrei bisogno di allenarmi un pò, non suono da un mese. Burdisso è il numero uno. Samuel è bravo a suonare quella elettrica? Non lo sapevo. A Banega piace cantare, è bravissimo”.

– Tornando al presente. Ora l’importante ora è ripartire con l’Empoli…

“Dobbiamo continuare, pensando sempre e solo a vincere. È questa la cosa più importante. I tifosi si aspettano sempre di più ed io so che lavorando posso arrivare all’Ansaldi che tutti hanno visto”.

Dove arriveremo in classifica a fine anno?

“Se continuiamo a lavorare così possiamo arrivare tra le prime tre. La Champions? È bellissima, l’ho sempre giocata in Russia e in Spagna. Forza Inter sempre!”

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