Le Iene provano ad incastrare Marotta: cosa c’è di vero
Il caso Amedeo Carassai e Microgame con l'Inter e Le Iene

Al termine della conferenza stampa che ieri il presidente dell’Inter, Beppe Marotta, ha tenuto dopo l’Assemblea dei soci e le novità nel Cda nerazzurro, c’è stato un momento di fermento. Si è infatti reso protagonista Filippo Roma, storico inviato del programma Le Iene della Mediaset, che ha fatto una domanda al presidente nerazzurro in merito ad Amedeo Carassai, imprenditore che – annunci prima della conferenza stampa – ha lasciato ieri il Cda dell’Inter dopo aver ricoperto l’incarico di Consigliere.
L’accusa de Le Iene è relativa ad un presunto coinvolgimento di Carassai con “Microgame” società con sede a Benevento e “leader italiano nel settore del Gaming Online”, come si legge dal loro sito ufficiale, e poi negli ultimi anni provider di servizi per casinò e scommesse: questo ruolo è stato rimproverato da Filippo Roma, in quanto Carassai è stato Consigliere dell’Inter.
Come riporta oggi La Gazzetta dello Sport tuttavia non si tratta di ruoli incompatibili: “Sul finale, la conferenza è stata movimentata da un “assalto” delle Iene, che chiedevano il motivo dell’uscita dal Cda di Carassai, amministratore di un fondo che gestisce anche una società fornitrice di infrastrutture informatiche per gaming e scommesse: in realtà, non c’è incompatibilità nel ruolo e l’ex consigliere, indipendente e senza deleghe, non è neanche tesserato in Lega Serie A”.
Carassai non è mai stato un tesserato o un dirigente dell’Inter, quindi pare essere escluso dall’elenco presente nel codice di Giustizia Sportiva della FIGC e della Lega Serie A in merito al divieto delle scommesse sportive. Di seguito i punti estrapolati dal codice che recitano:
- Ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore professionistico è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, anche presso i soggetti autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA.
- Ai soggetti dell’ordinamento federale, ai dirigenti, ai soci e ai tesserati delle società appartenenti al settore dilettantistico e al settore giovanile è fatto divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, presso i soggetti non autorizzati a riceverle, che abbiano ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali organizzati nell’ambito della FIGC, della FIFA e della UEFA. Agli stessi è fatto, altresì, divieto di effettuare o accettare scommesse, direttamente o indirettamente, presso soggetti autorizzati a riceverle relativamente a gare delle competizioni in cui militano le loro squadre.