29 Marzo 2020

Serie A, Nicchi: “Non manderemo gli arbitri a rischiare la vita. Riprendere a giocare? Pensiamo al presente”

Il presidente dell'Aia scende in campo a favore del mondo arbitrale: "Continuiamo a lavorare sulla ripartenza, ma il quando non dipende da noi"

La ripresa del campionato di Serie A e non solo, è un tema che riguarda da vicino anche la classe arbitrale. Marcello Nicchi, presidente dell’Aia, è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva per parlare della possibile ripresa delle competizioni e della posizione adottata al momento dai fischietti.

Ecco le sue parole: “Parleremo di tutto al momento opportuno, al momento queste sono cose futili. Se il campionato riparte ci saranno delle cose da fare, se non riparte serviranno altre misure. Noi faremo la nostra parte. Se verrà chiesto un sacrificio agli arbitri di vertice sotto contratto, sicuramente ne parleremo con la Federazione. Siamo professionisti sotto ogni punto di vista, non lesiniamo sulla settimana o sul mese. Come arbitri ci stiamo muovendo anche sotto il profilo delle beneficenza ma lo stiamo facendo in grande silenzi”.

La ripresa del campionato: “Io credo che prima di parlare di sensazioni e prospettive a breve lungo termine bisogna guardare al presente e alla battaglia che stiamo combattendo contro il coronavirus. Gli arbitri sono persone di regole, come sempre rispetteremo le disposizioni governative e della Federazione. Nella drammaticità del momento continuiamo a lavorare sulla ripartenza, ma il quando non dipende da noi. Noi siamo pronti a riaccendere il motore ma certo non possiamo mandare arbitri a rischiare la vita. Servono garanzie per tutti, anche per noi”.

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