22 Maggio 2020

A 10 anni dal Triplete: 20 foto per raccontare la leggenda dell’Inter di Mourinho

Ripercorriamola la magica stagione 2010/2020 con le 20 foto che rappresentano la cavalcata nerazzurra verso Madrid e verso la realizzazione del Triplete

DAL TRIONFO A ROMA ALLE LACRIME DI MADRID 

Per diversi anni il 5 maggio ha rappresentato una data funesta per i colori nerazzurri: per ogni tifoso, infatti, era troppo grande la ferita per quello scudetto sfumato in extremis nel 2002, con le lacrime di Ronaldo sulla panchina dell’Olimpico a rendere ancora più triste il ricordo. Dal 5 maggio del 2010, però, la storia è stata rivisitata e quella data ha iniziato a rappresentare l’inizio della leggenda: la data nella quale è stato conquistato il primo trofeo del Triplete.

L’Inter si presenta allo stadio Olimpico per sfidare la Roma di Claudio Ranieri nella finale di Coppa Italia ed il match per gli uomini di Mourinho si apre nel peggiore de modi: dopo appena un minuto di gioco, Burdisso colpisce duramente Sneijder alla coscia e l’olandese finisce k.o. Al 4′ del primo tempo, dunque, lo Special One è costretto a effettuare il primo cambio forzato e al posto del folletto di Utrecht entra Mario Balotelli. La partita all’Olimpico è molto combattuta, ma a rompere l’equilibro ci pensa Diego Milito, con un gol che stupendo, assolutamente indimenticabile per ogni tifoso nerazzurro: si tratta della prima delle quattro reti con le quali il Principe consegna i tre titoli all’Inter. Il calciatore argentino parte palla al piede – dopo un perfetto assist di di Thiago Motta – e conclude l’azione con un chirurgico destro che non lascia scampo a Julio Sergio. Quello di Milito è il gol vittoria, la rete che l’Inter difende per tutta la partita, con uno spiacevole episodio che si realizza nel corso del secondo tempo, quando Totti sul finale del match tira un calcione a Balotelli e viene espulso. Nulla, però, può rovinare la festa per quel trionfo che rappresenta solo l’antipasto di un maggio memorabile.

MILITO ED IL GOL DEL 18° SCUDETTO

Lo abbiamo già sottolineato in precedenza: Milito è l’uomo della storia per l’Inter del Triplete e lo dimostra anche il 16 maggio 2010. L’Inter è chiamata a compiere un ultimo passo prima di alzare al cielo il suo 18° scudetto, ma per farlo deve conquistare i tre punti a Siena, sul campo di Maccarone e compagni già retrocessi matematicamente in Serie B. Nel corso della prima frazione di gioco l’Inter inizia la sua pressione alla ricerca del gol del vantaggio, ma nel frattempo da Verona, dove la Roma è impegnata contro il Chievo, arriva la notizia del vantaggio giallorosso: con il pareggio momentaneo a Siena ed il vantaggio della Roma, l’Inter perderebbe lo scudetto e la squadra capitolina si laureerebbe campione d’Italia. La pressione in casa nerazzurra si fa sempre più forte, così come il nervosismo di fronte alle tante occasione create e non sfruttate: la più clamorosa è sicuramente la traversa di Balotelli nel corso della prima frazione.

Inizia il secondo tempo e ad ogni minuto che passa la pressione sulle spalle della Beneamata diventa sempre più forte: anche questa volta, però, a togliere le castagne dal fuoco per l’Inter ci pensa Diego Milito. Al 57′, infatti, Zanetti parte palla al piede sulla sinistra e serve il Principe: l’attaccante argentino stoppa alla perfezione il pallone e di destro batte Curci, portando l’Inter in vantaggio. Si tratta di un gol che fa esplodere di gioia tutti i tifosi della Beneamata e allontana lo spettro di una caporetto finale. La sfida si conclude 1-0 per i nerazzurri che, dunque, conquistano il loro 18° scudetto ed il secondo trofeo della stagione. Il tempo di festeggiare, però, è poco: l’Inter è attesa da un appuntamento con la storia, vale a dire la finale di Madrid che è ormai alle porte.

LA DOPPIETTA DI MILITO VALE CHAMPIONS E TRIPLETE

La data che i tifosi della Beneamata attendevano da tempo è finalmente arrivata: il 22 maggio 2010 l’Inter di Mourinho è pronta per sfidare il Bayern Monaco di Van Gaal nella finale di Champions League allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid. La partita è equilibrata e l’Inter decide di affrontare la squadra tedesca con un atteggiamento guardingo, pronta a colpire la retroguardia bavarese in contropiede. Thiago Motta è squalificato e al suo posto a centrocampo viene schierato Zanetti, con Chivu che invece dovrà occuparsi del pericolo numero uno della serata per l’Inter: vale a dire Arjen Robben, autore fin lì di una stagione assolutamente straordinaria. La sfida si sblocca al 35′ del primo tempo: Julio Cesar rilancia in avanti e Milito spizza il pallone di testa per Sneijder, attaccando subito la profondità: il folletto di Utrecht individua immediatamente il buco lasciato dalla difesa bavarese e serve Milito che entra in area e di destro batte Butt, siglando il gol del vantaggio nerazzurro. Si va negli spogliatoi sul risultato di 1-0, con Snejder che sfiora in contropiede il gol del raddoppio.

La ripresa si apre con una grande occasione per il Bayern Monaco, ma Julio Cesar è prodigioso sulla conclusione a botta sicura di Muller. L’Inter continua a difendersi in maniera organizzata e a provare a far male in contropiede, fino a quanto Milito non decide che è arrivato il momento di mettere il sigillo sulla finale, sul Triplete e sulla storia nerazzurra, realizzando al 70′ il gol che resterà per sempre impresso nella mente di ogni tifoso. Bastano due passaggi all’Inter per siglare il raddoppio: Sneijder serve Eto’o che avanza palla al piede e passa il pallone a Milito. A quel punto il Principe punta Van Buyten, lo lascia sul posto con una finta ed insacca alle spalle di Butt il gol del 2-0. Quella rete sancirà il definitivo 2-0, ossia il risultato con il quale l’Inter si aggiudicherà quella Champions League che nella bacheca della Beneamata mancava da 45 anni.

IL “FAMOSO” PIANTO DEL TIFOSO

Al triplice fischio finale di Webb, il 22 maggio del 2010, ogni tifoso nerazzurro che si trovava allo stadio, a casa, nelle piazze a seguire la partita tramite maxischermo o in qualsiasi altro posto nel mondo è scoppiato in una gioia irrefrenabile: dopo 45 anni, infatti, l’Inter è tornata sul tetto d’Europa, alzando al cielo la Champions League. Lo ha fatto entrando nella leggenda, riuscendo a realizzare anche uno storico Triplete, prima squadra italiana nella storia a riuscire in questa impresa. Di quella notte tutti i sostenitori nerazzurri custodiscono un ricordo speciale, ma la foto di questo tifoso dell’Inter in lacrime per la tanta gioia di quei momenti ha fatto il giro del mondo ed è ancora oggi celebrata come l’immagine simbolo della grande felicità che ha avvolto i tifosi interisti quella notte, una gioia che resterà impressa nella mente e nel cuore di tutti coloro che amano l’Inter.