9 Agosto 2019

Storie… da numeri 9! Ronaldo, Crespo, Eto’o e gli altri: la pesante eredità di Lukaku

Il nuovo centravanti nerazzurro andrà a vestire una casacca che è passata sulle spalle di grandi campioni della storia del calcio

Adesso è ufficiale: Romelu Lukaku è il nuovo numero 9 dell’Inter. L’attaccante proveniente dal Manchester United va così a raccogliere un’eredità importante, andando a vestire la casacca che in passato è stata su spalle molto larghe, non solo dal punto di vista fisico ma anche per quello fisico e caratteriale. Vediamo nel dettaglio gli ultimi numeri 9 nerazzurri:

UNO + OTTO – Nella stagione 1996/97 l’Inter convince il Real Madrid a cedere il bomber Ivan Zamorano: il cileno si distinguerà per la sua voglia di far bene e per il suo carattere combattivo, veste la casacca col 9 per due stagioni, prima di lasciarla a Ronaldo e passare al 18. La punta sudamericana avrà l’idea di inserire un + tra l’1 e l’8, in modo da restare sempre un vero 9, anche nell’animo.

IL FENOMENO – Nel 1997 arriva dal Barcellona Luis Nazario da Lima, Ronaldo. Nella sua prima stagione interista il fenomeno veste la numero 10, poi grazie al favore dell’amico Zamorano torna al suo numero di origine, quello con cui aveva creato anche un marchio targato Nike. L’esperienza del fenomeno con la numero 9 nerazzurra non è delle migliori, visto che i quattro anni vivrà diversi infortuni e dolori, prima delle lacrime del 5 maggio.

L’ANNO DI HERNAN – Il 31 Agosto 2002 Ronaldo lascia il popolo che tanto lo ha amato per accasarsi al Real Madrid e viene sostituito stesso in giornata da Hernan Crespo, già vincitore della classifica marcatori ai tempi della Lazio. Nonostante un infortunio grave subito in inverno l’argentino si rende protagonista di una buona stagione, soprattutto in Champions League, dove batte il record stagionale realizzativo appartenente a Sandro Mazzola, ma in estate Massimo Moratti non riesce a resistere alle sirene inglesi provenienti dal Chelsea e decide di cedere il suo attaccante. Per la terza volta in soli dodici mesi la maglia numero 9 cambia proprietario.

EL JARDINEIRO – Il nuovo numero 9 è Julio Ricardo Cruz, sicuramente meno talentuoso dei suoi predecessori ma dotato di un grande carisma: professionista esemplare, mai una parola fuori posto, Cruz si fa trovare sempre pronto quando viene chiamato in causa, riveste un ruolo principale in 4 scudetti vinti e, soprattutto, segna gol di importanza vitale, specie nei derby o contro la Juventus.

IL MAMBA – Nell’estate del 2009 Cruz lascia l’Inter mentre dal Barcellona arriva Samuel Eto’o, fresco vincitore del triplete blaugrana con un gol realizzato nella finale di Champions: Mourinho lo sposta sull’esterno di un 4-2-3-1 e il calciatore riesce a bissare il triplete anche con la numero 9 nerazzurra. Lascerà dopo due stagioni, 1 Supercoppa italiana, 1 mondiale per club, 2 Coppe Italia, 1 Scudetto e 1 Champions League.

L’ALTRO DIEGO – Per sostituire Eto’o la società pensa a Diego Forlan, due volte vincitore della Scarpa d’Oro e votato come miglior calciatore nei mondiali di Sudafrica 2010. Forlan realizza anche un gol all’esordio, sul campo di Palermo, ma la sua stagione nerazzurra è deludente e, a fine anno, lascia la squadra e la maglia numero 9.

L’ERA ICARDI – Per una stagione intera nessun interista veste la 9, ma nell’estate del 2013 Mauro Icardi ne diventa il legittimo proprietario. Il nuovo attaccante si rende subito protagonista all’esordio in campionato andando in gol contro la Juve di Antonio Conte, che già aveva punito tre volte nella stagione doriana, poi inanella una serie di 124 reti complessive, superando addirittura Christian Vieri nella classifica nerazzurra dei bomber all time. I dissidi con la società nati nel febbraio del 2019 distruggono il suo rapporto con l’ambiente e anche il suo futuro con l’Inter, ma sicuramente non può cancellare il passato, costellato da numeri da capogiro e due classifiche marcatori conquistate. Adesso toccherà a Lukaku onorare una casacca pesante; un’onere ma anche un onore per un calciatore che sta già facendo sognare il pubblico, voglioso di successi dopo i digiuni delle ultime stagioni.