12 Novembre 2013

Zanetti a 360°: “Vorrei restare nella grande famiglia dell’Inter. Su Moratti, Mazzarri e Mourinho vi dico che…”

Nella serata di ieri Javier Zanetti è intervenuto ai microfoni della trasmissione sportiva Tiki Taka ed ha parlato a 360° di Inter, affrontando diversi temi. Ecco l’intervista integrale:

Sabato è stata una serata davvero speciale per te…E’ stata una notte di grandi emozioni, non giocavo da tanto e desideravo da molto tempo una partita così. E’ finita con un buon risultato per noi e con grande affetto per me, per il Presidente e per i miei compagni”.

Cosa ti ha insegnato il grave infortunio subito a Palermo?Innanzitutto bisogna pensare subito a riprendersi, fare di tutto per tornare e rendersi utili quando si viene chiamati in causa. Mi ero ripromesso di fare una partita davanti ai miei tifosi, di più non potevo chiedere”.

Cosa ti ha detto il Presidente?C’è stato un grandissimo abbraccio, tra noi c’è un grande rapporto umano ed è una cosa davvero importante. Era felice per il mio ritorno, entrambi abbiamo vissuto una serata emozionante”.

Pensi di fare il dirigente con Thohir?E’ difficile imparare l’indonesiano. Sicuramente mi piacerebbe restare nella grande famiglia dell’Inter”.

Mazzarri assomiglia a Mourinho? “Sì, è uno tosto con le idee molto chiare. Si vede già la sua mano e la squadra lo segue in tutto”.

I tuoi capelli sono identici a quelli che avevi il giorno della presentazione… “Si è vero, all’epoca si usavano anche quella giacca e quella cravatta. Io sinceramente ero sconosciuto, ma ero pronto per una grande avventura con la maglia dell’Inter”.

Raccontaci la notte di Madrid? “È stata una notte indimenticabile per tutti gli interisti. Inseguivo la Coppa dei Campioni da tanto tempo e avere il privilegio di essere il capitano, alzarla al cielo dopo aver raggiunto le 700  partite in maglia nerazzurra proprio in quella notte,  è stato speciale. Rimarrà nella storia del calcio mondiale”.

Hai avuto modo di sentire Mourinho? Lo hai più visto? “Sì, lui resta e resterà sempre un amico, una persona con la quale abbiamo condiviso tanti momenti indimenticabili. Al di là di essere un allenatore è stato vicino a me nel momento dell’infortunio. Non ci siamo visti ma il nostro legame continuerà per sempre”.

Chi è più forte tra Tevez e Higuain? “Sono due attaccanti forti con diverse caratteristiche. Carlitos ha qualità che possono davvero sorprendere, Higuain invece vede la porta come pochi”.

Cosa significherebbe vincere  il Mondiale in Brasile per un argentino? “Sarebbe semplicemente fantastico perché c’è tanta rivalità sportiva. Sarebbe un sogno, speriamo di poterlo realizzare”.

Bologna-Inter, sarai titolare? “No, no. Voglio rendermi utile sia in panchina che giocando. Cercherò di sfruttare al meglio ogni minuto che avrò a disposizione, ho rispetto per il lavoro dei miei compagni”.