11 Giugno 2019

Centrocampo, sarà rivoluzione? Non solo Barella: l’Inter cerca nuovi ‘amici’ per Brozovic

Da Kovacic a Rakitic, passando per il giovane Agoumé: i nerazzurri cercano qualità da affiancare al croato

E’ un po’ il segreto di Pulcinella: all’Inter di Spalletti mancava qualità, prima di tutto in mediana. Manovra troppe volte lenta e prevedibile, che ha messo in difficoltà i nerazzurri più che mai contro squadre chiuse ed improntate a difendersi. Le partite, insomma, dove serviva la giocata di chi ha tecnica, di chi sa accendere la luce.

L’impressione è che quest’anno sia toccato spesso al solo Marcelo Brozovic questo compito di gestire il pallone in modo non banale, di far ragionare la squadra. Proprio la scorsa estate dalla Roma è stato preso Radja Nainggolan con lo specifico compito di portare grinta e qualità vicino al croato. Compito riuscito a metà, viste le tante assenze del Ninja, vuoi per infortunio o per le intemperanze del periodo invernale.

Ora però, non ci sono più scuse: Conte vuole alzare l’asticella e per farlo non si può prescindere da una svolta soprattutto tecnica, oltre che caratteriale. Serve qualità ed i soldi portati dalla Champions potranno portare la dirigenza nerazzurra a regalare più di un colpo in mediana. Non solo: in uscita dalla rosa ci sono diversi giocatori ed anche questo sarà un fattore imprescindibile per poter puntare ad inserire diversi nuovi innesti.

Innanzitutto c’è Barella: con il Cagliari la trattativa procede spedita e si va verso la definizione. Ma l’impressione è che non sarà l’unico rinforzo in quel reparto. Agoumé è più un colpo in prospettiva, mentre i vari Kovacic e Rakitic risponderebbero a quella ricerca di qualità di cui tanto si è parlato negli ultimi anni. Ultimo in ordine di tempo è stato fatto il nome di Bruno Fernandes, protagonista in Nation League con il Portogallo, che ha ammesso di essere onorato dell’accostamento.

La possibile partenza di Nainggolan comunque, della quale si vocifera con sempre più insistenza nelle ultime ore, renderebbe obbligatorio centrare almeno un altro colpo, un giocatore di sicuro affidamento e pronto a prendere in mano le chiavi del centrocampo. Perché va bene la possibile rinascita di Gagliardini con Conte o la grinta di Vecino, ma l’impressione è che ci sia un “mister X”, il cui nome probabilmente sarà già ben chiaro nella testa di Marotta, ma che ancora deve venire a galla.

Perché l’Inter di Conte partirà da lì: un centrocampo robusto ma di qualità, per alzare ancora l’asticella dopo il ritorno in Champions per il secondo anno di fila.

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