12 Luglio 2019

Da Vieri e Peruzzi a Sensi e Barella: gli acquisti italiani più costosi dell’Inter

Sia l'ex Sassuolo che l'ex Cagliari sono presenti nella top 10 degli acquisti italiani più costosi della storia dell'Inter

La nostra Nazionale viene da anni difficili. La mancata qualificazione ai mondiali di Russia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, all’interno di un movimento che da troppo tempo non ingranava la giusta marcia. Le rassegne precedenti al 2018 ci hanno visto fuori ai gironi per due edizioni consecutive. Tutto o quasi dipende dalle generazioni che col tempo si formano. La fortuna dell’Italia è che dopo il fallimento Mondiale, la nuova era sembra essere iniziata con un vento favorevole.

Giovani talenti stanno emergendo e il futuro torna a far intravedere ottime prospettive. In un periodo dove i ragazzi sono la risorsa fondamentale per gli Azzurri, anche i club attingono alla fonte, in cerca di colpi di spessore per il presente ma anche per le prossime stagioni. L’Inter è una delle squadre più attive sotto questo punto di vista. Dopo Sensi, ecco anche Barella. Le cifre per chiudere la trattativa con il Cagliari permettono di rispolverare il libro di storia del mercato, andando ad analizzare gli acquisti italiani più costosi nella storia dei milanesi.


1. CHRISTIAN VIERI, L’ITALIANO PIÙ PAGATO

Il primo in lista è il bomber per antonomasia. Bobo Vieri è tutt’ora il giocatore più pagato dall’Inter a prescindere dalla nazionalità. Passato alla storia come mister 90 miliari, l’attaccante in forza alla Lazio nella stagione 1998-1999, ha indossato la maglia nerazzurra dal 1999 fino al 2005, mettendo a referto 190 presenze e 123 gol. Convertito in euro, il prezzo rimane sbalorditivo: ben 46,48 milioni sborsati dall’allora presidente Massimo Moratti per portarsi a casa uno dei migliori centravanti in circolazione.

2. BARELLA, IL SOGNO SI È AVVERATO: È INTER!

L’Inter si assicura uno dei centrocampisti di maggior prospetto in circolazione, pronto a prendersi la titolarità in Nazionale per molti anni a venire. Dopo mesi di trattative Inter e Cagliari hanno trovato il punto d’incontro sia sulla formula del trasferimenti che sulla valutazione del giocatore: 12 milioni per il prestito oneroso, con obbligo di riscatto fissato a 25 più 8 milioni di bonus. Totale: 45 milioni. Cifra che fa di Nicolò Barella il secondo giocatore italiano più pagato della storia dell’Inter, appena dietro Christian Vieri. E c’è la possibilità che, attraverso ulteriori bonus, la cifra aumenti ulteriormente, facendo dell’ex Cagliari l’italiano più pagato della storia nerazzurra.

Con l’uscita dal settlement agreement l’Inter torna dunque a dire la propria anche sul mercato, senza farsi spaventare dalle alte richieste di Giulini per il suo gioiello. Ora la parola va al campo, dove Barella non vedrà l’ora di dimostrare quanto vale.

3. BASTONI, INTERISTA DA SEMPRE

Il secondo italiano più pagato di sempre dall’Inter ci riporta ai giorni nostri. E’ l’estate che precede la stagione 2017-’18. I prodotti del vivaio dell’Atalanta fanno gola a tutti, di talenti ce ne sono a quantità e il prezzo lievita, visto gli ottimi risultati della Dea.

Messosi in mostra nel Parma in prestito durante l’ultima annata, Bastoni è stato pagato ben 31,10 milioni di euro. In prestito ai bergamaschi per un anno è adesso tra i piani di Conte all’ombra del Meazza: il tecnico ha già fatto capire nella conferenza di presentazione di voler puntare su di lui.

4. STEFANO SENSI: STRAPPATO AL MILAN, VUOLE PRENDERSI L’INTER

Da diversi anni l’Inter insegue un regista purosangue, un calciatore in grado di tessere trame di gioco veloci e intelligenti. Stefano Sensi, oltre a saper fare tutto questo, è un giovane di belle speranze, molto promettente. Giunge agli ordini di Antonio Conte dopo essere stato per diverso tempo accostato e corteggiato dal Milan.

La formula con cui è passato dal Sassuolo ai nerazzurri ci impone di considerarlo un’incognita: 5 milioni di prestito e 25 di diritto di riscatto. 30 milioni complessivi che la dirigenza interista potrebbe spendere nella prossima estate. Il condizionale è d’obbligo, ma l’operazione è paragonabile a Politano, con una permanenza quasi scontata.

5. TOLDO, LA CERTEZZA TRA I PALI NERAZZURRI

Terzo nella lista degli italiani, Toldo chiude la top 10 degli acquisti più cari in assoluto. La sua carriera all’Inter è ricchissima di trofei e successi. Tre coppe Italia, tre Supercoppe italiane, cinque scudetti e una Champions League. Non è da tutti vantare una bacheca del genere. Il portiere italiano è approdato in nerazzurro l’1 luglio 2001, quando la Fiorentina lo lasciò partire per la cifra di 55 miliardi di lire, 26 milioni in euro. Il prezzo del cartellino è valso un primato ancora oggi in vigore: estremo difensore più pagato nella storia dei nerazzurri.

6. FABIO CANNAVARO, INFORTUNI E POLEMICHE

Il nome rievoca la splendida cavalcata azzurra ai Mondiali del 2006, culminata nella coppa alzata proprio da lui nella notte di Berlino. Fabio Cannavaro è entrato nella storia del calcio dopo quella fantastica coppa del mondo, ma all’epoca vestiva i colori di un altro club: la Juventus, che l’1 luglio lo cedette al Real Madrid. Per dipingere di nerazzurro l’avventura del capitano dell’ultima Italia Campione del Mondo, dobbiamo tornare al 2002, quando il Parma lo cedette all’Inter. 23 i milioni di euro pagati dalla società interista. 74 le presenze con la Beneamata in due stagioni che l’hanno visto non al meglio della forma, vittima spesso degli infortuni. Suell’esperienza a Milano dirà: “I ricordi più belli? L’emozione delle semifinali di Champions e il gol contro la Reggina a San Siro da 30 metri”.

Si scoprirà, poi, che le modalità con cui avvenne il suo trasferimento alla Juventus furono davvero di cattivo gusto.

6. FRANCESCO COCO, PROMESSA FRENATA DA TROPPI KO

Inter, Milan e Barcellona le principali tappe della sua carriera, vincente ma sfortunata. Arriva in nerazzurro a 48 ore dall’inizio del Mondiale 2002. La sua lunga storia in rossonero finisce tra le liti e il divorzio diventa una liberazione. “Credo nell’Inter e voglio diventare titolare”: si presenta così l’ex blaugrana. L’anno precedente al suo arrivo sulla sponda nerazzurra dei Navigli il posto sulla fascia sinistra della difesa è stato occupato da Gresko e non è finita benissimo. Acquistato per 22,5 milioni dai rossoneri, la prima stagione non è negativa, ma poi il terzino entra in un circolo vizioso di infortuni e acciacchi. Nel 2005 l’ennesimo ko spinge l’Inter a cederlo al Livorno.

7. ANTONIO CANDREVA: TITOLARITÀ E APPLAUSI PRIMA, PANCHINA E FISCHI POI

Settimo italiano più pagato dall’Inter, Candreva approda in nerazzurro direttamente dalla Lazio. É il 3 agosto 2016 e Lotito, dopo una trattativa estenuante, si lascia convincere grazie all’offerta decisiva di 22 milioni di euro.

Dopo un buon inizio però, l’esterno non ha mai davvero convinto in nerazzurro, collezionando a lungo andare più panchine che maglie da titolare, soprattutto con l’arrivo a Milano di Matteo Politano. In diverse occasioni è stato oggetto dei fischi da parte del Meazza. Oggi è pronto ad essere rilanciato da Conte, suo grande estimatore già in nazionale.

Fino ad oggi ha giocato 111 partite all’Inter, con 11 gol e 22 assist.

8. IL GIOIELLINO BERGAMASCO: ROBERTO GAGLIARDINI

Tutti lo vogliono e lo cercano. Le sue prestazioni all’Atalanta fanno ben sperare e il prezzo lievita. L’Inter non ci pensa due volte e l’1 agosto 2017 mette a segno l’affondo decisivo, con 22 milioni di euro complessivi sul piatto. Un normale periodo di ambientamento, dove gli alti e bassi sono più che concessi, crea una sorta di scetticismo generale. L’ultima stagione ha, però, dimostrato che il potenziale di questo giocatore è molto alto. La prossima annata dovrà rappresentare la definitiva stabilizzazione e Conte potrebbe renderlo uno dei protagonisti del centrocampo.

9. NICOLA VENTOLA, PROMESSE E PRESTITI

Il Bari fa cassa grazie all’esplosione di Ventola. La punta viene acquistata dall’Inter nell’estate del ‘98, quando in panchina sedeva un certo Gigi Simoni. In squadra ci sono attaccanti di razza come Zamorano, Djorkaeff, il divin codino Roberto Baggio e ovviamente Ronaldo il Fenomeno e, quindi, Ventola nonostante la cifra di 21 milioni di euro sborsata dal presidente Massimo Moratti, arriva per farsi le ossa, anche se fin dalla prima giornata di campionato riesce a mettersi in mostra insieme all’altro baby del marcato nerazzurro del ’98, ovvero quell’Andrea Pirlo che avrà sicuramente una carriera di maggior successo. L’impatto con l’universo Inter è di spessore ma un infortunio lo frena; al termine della stagione arriva un prestito al Bologna. Il via vai sembra, però, infinito. Un anno al Dall’Ara, poi si passa all’Atalanta, una seconda stagione interista condita da reti importanti in coppia con Kallon, poi Siena, Crystal Palace, fino al definito passaggio all’Atleti Azzurri d’Italia nel 2005. In definita, all’ombra del Meazza gioca 64 partite, segnando 21 gol.

10. MATTEO POLITANO, DALLE PERPLESSITÀ ALLA TITOLARITÀ: CHE SORPRESA!

Talento cristallino del Sassuolo, l’esterno italiano non stecca alla prima stagione in nerazzurro. Passato all’Inter con un prestito con diritto di riscatto, esercitato nell’attuale sessione estiva, il suo cartellino è stato pagato complessivamente 20 milioni di euro. Con Spalletti è praticamente un titolare fisso, scalzando Antonio Candreva. La nuova era di Conte potrebbe riservargli un cambio di ruolo rispetto a quanto visto nella prima annata. I numeri sono già ottimi, viste le 48 partite, i 6 gol e gli 8 assist. Ma ha talento e potenzialità per fare ancora meglio.

11. ANGELO PERUZZI, DALLA JUVENTUS ALL’INTER MA SOLO PER UN ANNO

L’arrivo di Marcello Lippi sulla panchina nerazzurra porta all’ombra del Duomo anche delle sue vecchie conoscenze dei tempi bianconeri, come Ivan Jugovic, chiesto fortemente dallo stesso tecnico italiano, Christian Vieri, di cui si è già parlato, mentre in rosa è presente anche il centrocampista centrale Paulo Sousa, molto apprezzato dall’allenatore. Per l’estremo difensore Angelo Peruzzi la società versa 19 milioni di euro; nonostante si trovi a dover sostituire un idolo dei tifosi come Gianluca Pagliuca, caratterialmente non complementare al nuovo allenatore nerazzurro, il suo impatto con il mondo Inter è assolutamente positivo, riuscendo a mettersi in mostra con ottime prestazioni soprattutto nella prima parte della stagione 1999/2000. Al termine del campionato, però, l’Inter accetta le lusinghe della Lazio, vincitrice sia dello scudetto con il celebre sorpasso alla Juventus all’ultima giornata, sia della Coppa Italia, dopo aver avuto la meglio di misura in finale proprio sull’Inter. Soltanto qualche mese dopo lascerà l’ambiente anche Marcello Lippi, che a tutti i costi lo aveva voluto, dopo aver perso la Supercoppa italiana con la stessa Lazio, i preliminari di Champions League con l’Helsingborg e la prima giornata di campionato in casa della Reggina.

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