7 Dicembre 2019

De Paul strizza l’occhio all’Inter: “Conte tra i primi tre del mondo, mi basta quello che dice Lautaro. Il Meazza emoziona, Milito e Samuel…”

Il fantasista argentino, obiettivo di mercato della dirigenza nerazzurra, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport

Rodrigo De Paul, fantasista argentino dell’Udinese, è uno dei profili seguiti dalla dirigenza dell’Inter in vista della finestra invernale di calciomercato. Potrebbe essere il classe 1994 il rinforzo da regalare a Conte, per cercare di limare le lacune emerse reparto del centrocampo in stagione.

Il giocatore dell’Udinese ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in vista della sfida di campionato contro il Napoli, per parlare anche del futuro e commentare le voci di mercato che lo vedrebbero vicino all’Inter: “Dove mi piace giocare? A due o a tre, rigorosamente mezzala. Con l’Argentina funziona a due, accanto a me Paredes. Con l’Udinese a tre, ma sono dettagli. Chi mi prende sa che tipo di ragazzo sono e la disponibilità che offro”. 

L’Inter di Conte sulle sue tracce:Ti ho fatto la premessa. Gratitudine, l’Udinese mi ha regalato un sogno italiano e mi ha responsabilizzato con una maglia che pesa tantissimo. Detto questo, stai parlando di un allenatore, Conte, per me tra i primi tre al mondo. Chi sono gli altri due? Guardiola e Sarri, ma non chiedermi l’ordine, non lo farei”. 

Inter vicina a gennaio: “Questo non lo so. Si è parlato e si parla molto di me: Napoli, Fiorentina, Milan, Inter. A gennaio scorso forse c’erano stati sondaggi approfonditi, poi evidentemente sono cambiate diverse cose. Spalletti mi voleva? Ripeto, questo non lo so. Se mi chiedi di Conte posso dirti che ha messo un’impronta pazzesca e fulminea sull’Inter, è cattivo, ti responsabilizza come se ti conoscesse da anni. Uno dei primi tre al mondo, appunto. E basta quello che mi dice Lautaro…”. 

Le parole del Toro: “È felice, sta bene all’Inter, si sente al centro del mondo nerazzurro, ha trovato un allenatore che gli ha trasmesso fiducia totale. E si vede”. 

La clausola: Non ha senso quando un calciatore sta ottenendo la piena dimensione nel club dove si trova. Raggiungeranno un’intesa, ma non è un problema mio. Lautaro me lo ricordo quando era al Racing e stava per spiccare il volo. Lui era nelle giovanili, si vedeva che aveva i colpi e che sarebbe decollato”. 

La lotta scudetto tra Inter e Juventus: “Sarà fino all’ultima giornata. Ne sono convinto, sarà punto a punto, non più grandi distanze com’è accaduto negli ultimi anni”. 

La tradizione argentina all’Inter: Chiaramente non ti svelerò cosa ci diciamo con Diego Milito, sono abituato ai suoi consigli. Abbiamo giocato insieme per qualche mese, un onore, prima che lui smettesse. Quindi, il rapporto è rimasto. Esattamente, come dovresti sapere, che il vice allenatore della mia Nazionale è Walter Samuel, il muro. E il Meazza, dopo la Dacia Arena, è lo stadio che mi regala emozioni fortissime. Ho letto che vorrebbero abbatterlo per costruire uno nuovo, ma come si può?”. 

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