4 Luglio 2019

Petrachi sbotta: “Dzeko? Nessuno può ricattarci, l’Inter deve pagarlo bene! Mai cercato Barella: è una strategia del Cagliari”

Il nuovo ds giallorosso conferma il clima tesissimo con l'Inter

Iniziata nel pomeriggio alle ore 16.00, la conferenza di presentazione del nuovo direttore sportivo della Roma, Gianluca Petrachi – per via di quanto avvenuto nelle settimane precedenti e considerato un mercato che sta vendendo in un modo o nell’altro protagonisti i giallorossi – era senz’altro attesissima nella capitale. Dal caso Dzeko all’accordo trovato da diversi giorni con il Cagliari per Barella, il nuovo ds ha fatto il punto della situazione, confermando con le sue parole che i rapporti con l’Inter sono in questo momento ai minimi storici.

Ecco la conferenza stampa di Petrachi, ripresa da vocegiallorossa.it:

DZEKO – “Innanzitutto deve passare il messaggio che nessuno si sveglia la mattina, si mette d’accordo con un’altra società e poi ci ricatta. Qualora un giocatore non abbia più voglia di stare alla Roma, si deve presentare con una squadra che lo vuole, che offra il giusto, e poi può andare. A me non piace essere preso per la gola, non mi interessa se un giocatore ha l’accordo con un’altra società. Non è casa sua, lui deve aiutarla a crescere, ma non è sua. È la società che decide e la Roma non si farà strozzare da nessuno. Faremo le migliori scelte. Le prime soluzioni hanno un senso logico e calcistico. Oggi penso che Dzeko è un calciatore della Roma, che si renderà conto in ritiro che l’aria è cambiata, che il nuovo DS, il nuovo AD ed il nuovo allenatore vogliono lavorare in un certo modo. Se vuole andar via l’Inter deve pagare bene il giocatore e devo avere i soldi in tasca, altrimenti non lo faccio”.

BARELLA – “Sono state dette tante inesattezze. Lui, prima che arrivassi io, già aveva parlato più volte con la società, ed era anche molto contento. Questo mi è stato riferito, con il ragazzo non ho mai parlato volutamente. Poi so che con l’addio di Monchi è passato un po’ di moda il calciomercato, si è perso inevitabilmente un po’ di tempo. Allora si è inserita l’Inter e ha fatto la sua proposta al Cagliari. L’ha fatta al giocatore, che è stato chiamato da Conte, un grande motivatore, e quindi ci sta che Nicolò abbia l’ambizione di giocare la Champions e di non ritenere la Roma adesso superiore all’Inter. Io non ho mai cercato Barella personalmente, è il Cagliari che ha cercato la Roma, dicendo che l’Inter stava perdendo tempo e quindi la Roma, volendo, poteva avere la possibilità di prendere il giocatore. Per me era una cosa già difficile prima, a maggior ragione è difficile adesso, non perché il Cagliari non ci ha detto la verità, ma perché il giocatore ha scelto l’Inter. O Barella mi chiama e dice che vuole venire alla Roma ripensandoci, o per me è un capitolo chiuso. Io non voglio forzare i giocatori, è sbagliato. Non è che con il Dio denaro si comprano i calciatori. Se non ha la motivazione di venire alla Roma, è giusto che vada all’Inter”.

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