1 Settembre 2018

Ceferin continua a bocciare il Var: “Alcune cose non chiare, quando saremo pronti lo inseriremo”

Possibile la sperimentazione della nuova tecnologia per la supercoppa 2019-2020

Persistono i dubbi sul Var. L’assistente video dell’arbitro ha brillato al mondiale convincendo tutti, tranne la Uefa. La nuova tecnologia è realtà in Italia, Germania e Spagna, mentre in Inghilterra prosegue la sperimentazione solo nelle coppe. In Champions, però, bisognerà attendere.

Intervistato da La Gazzetta sullo Sport, il presidente della Uefa Ceferin è stato categorico sulla questione Var: “Presto o tardi sarà in Champions, ma per me ci sono alcune cose non completamente chiare. Non possiamo centralizzare come in Russia per questioni di fibra ottica. Si parte dal 2019-2020 nella supercoppa di Istanbul e poi nei play off di Champions. Decideremo il 27 settembre all’Esecutivo”.

Viene spontaneo chiedersi quali siano i problemi che non permettono l’immediata introduzione della Var in Champions. Secondo Ceferin i dubbi sono molteplici: “Tante incognite. Dall’impossibilità di un sistema centralizzato, se tenere tre o cinque arbitri, ai problemi che potrebbero avere i guardalinee. Ci sono situazioni non chiare. Lo diceva Collina e lo dice Rosetti: in Europa è più complicato che al modiale”.

Difficile ma non impossibile, dunque. il Var in Champions è solo una questione di tempo. Se saranno smussati gli angoli di un sistema che, tutto sommato, sta già dando i suo frutti, si potrà abbassare il numero di errori evidenti nella competizione che dal 18 settembre vedrà nuovamente protagonista l’Inter.

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