20 Ottobre 2016

Ancora Amadeus: “All’Inter serviva un allenatore con grande esperienza. De Boer…”

L'altra parte dell'intervista di Amadeus. Questa volta si sofferma su Mancini e la nuova Inter di de Boer
intervista amadeus

Amadeus continua a parlare di inter nella sua intervista a R2S. Stavolta si sofferma su Mancini, de Boer e la nuova Inter: “Purtroppo sembrerebbe che la vera Inter di quest’anno si avvicini di più a quella di domenica, visto come sono andate molte partite, cito quella contro il Bologna o le sfide di Europa League. L’exploit è stato quello contro la Juve, la normalità contro i sardi. Questo è il problema. Sono convinto che l’Inter abbia un potenziale fortissimo e l’ha dimostrato contro Juve e Roma, nonostante la sconfitta, con i calciatori in campo con il giusto impegno. Quando ci sono avversari abbordabili comincia il dramma. Vuol dire che manca il manico; manca un tecnico in grado di poter mettere i giocatori in campo al posto giusto e di farli rendere al meglio. Non è possibile che Jovetic in Nazionale sia bravissimo ed in nerazzurro l’ombra di se stesso; allo stesso modo è inconcepibile come Eder giochi fisso in nazionale ed all’Inter solo 10’; non è possibile che la difesa sia quella che è o gente come Kondogbia, pagato 35 milioni di euro, sia sparito o che Gabigol, costato 30 milioni, giovane fenomeno che giocava con Neymar e Gabriel Jesus fino a qualche settimana fa, da quando è arrivato all’Inter non se ne sente più parlare”.

“C’è una gestione, secondo me, che non va bene. Credo che la scelta di de Boer non sia stata giusta pur apprezzandone le qualità. Io non dubito che l’olandese sia un bravo allenatore, non ho le competenze per esprimere un parere tecnico, ma prendere un allenatore che arriva dall’Olanda, che ha guidato solo l’Ajax, e portarlo in un campionato italiano, è dura. Non tutti si adattano dall’Olanda all’Italia, tra l’altro all’Inter reduce già da un momento difficile. Serviva uno con grande esperienza, con le idee chiare e con grande carisma. Spiace per De Boer, probabilmente non è nelle condizioni di poter lavorare al meglio. Mancini credo avesse già deciso di andarsene perché non si occupava della campagna acquisti. In qualche maniera c’era una frattura tra il tecnico e la società. Anche da Mancini mi aspettavo molto di più; purtroppo dal dopo Mourinho abbiamo visto solo sprazzi di bel gioco e sono sei anni che il tifoso interista deve ingoiare bocconi amari. Questa società deve trovare rimedio perché – come temo – purtroppo non si arriverà in Champions League; in questo caso sarà l’ennesima stagione fallimentare. Ero allo stadio a vedere Inter-Cagliari ed ho visto una brutta Inter”.

“Se è l’Inter di domenica è una squadra da metà classifica; se, invece, è l’Inter ammirata contro la Juventus, può arrivare tra le prime tre. Bisogna capire che cosa accadrà. Non credo che de Boer abbia più tempo a disposizione; dovesse perdere in Europa League e contro l’Atalanta, la sua avventura penso arrivi al capolinea. E’ necessario programmare il futuro. Si dice che Simeone abbia già firmato per l’anno prossimo, questo vuol dire che devi arrivare a maggio, ma non credo che questo tecnico possa arrivare a fine campionato se le cose non dovessero migliorare. Certo, noi tifosi possiamo amare o rifiutare un allenatore o un giocatore nel giro di due partite; se Icardi dovesse segnare una doppietta giovedì ed altri due gol contro i bergamaschi, diventerebbe intoccabile così come de Boer, in caso di doppio successo. Ma se così non dovesse essere, sarebbe un problema per l’allenatore”.

“Credo che oggi non esista una vera anti-Juve in campionato. Se i bianconeri si ritrovano ad aver vinto tutte le partite, tranne contro l’Inter, pur non giocando bene, figuriamoci quando cominceranno a giocare bene. Oggi la Juventus in campionato era attaccabile, ma questo non sta accadendo. Sembrerebbe che la Roma sia la squadra in grado di poter ostacolare o impensierire la Vecchia Signora ma non credo possa accadere. La Roma è un’ottima squadra, al pari del Napoli, sfortunato per l’infortunio occorso a Milik, ma si capisce che si tratta di squadre che vincono due gare consecutive e magari perdono contro un avversario facile. La Juve la vedo abituata a vincere, in questo momento è più determinata. Non vedo una vera antagonista dei bianconeri. Poi Roma, Napoli, lo stesso Milan possono pensare al secondo o terzo posto ma difficilmente vedo una squadra in grado di impensierire la Juve in questo momento”.