24 Luglio 2018

Monchi: “Malcom? Quel che è successo facile da spiegare e difficile da capire. Era tutto fatto, ma…”

Il ds della Roma commenta la clamorosa fumata nera per Malcom

Quello che è successo con Malcom è facile da spiegare e complicato da capire”. Inizia così l’intervento di Monchi, direttore sportivo della Roma, ai microfoni della tv giallorossa per spiegare cosa sia successo, nelle ultime ore, sul fronte Malcom, col giocatore che sembrava essere prossimo alla Roma e che invece poi si è trasferito al Barcellona. “È un giocatore che a noi piace tanto – ha spiegato il dirigente capitolino – era il profilo che che stavamo cercando. La trattativa è iniziata con il Bordeaux e con il suo procuratore una settimana fa. Dopo giorni di inteso lavoro abbiamo trovato l’accordo alle 5 del pomeriggio con il giocatore e con la società. Abbiamo avuto il permesso che il ragazzo partisse per fare le visite mediche. Era tutto chiuso. Una volta trovato l’accordo con il Bordeaux 30 minuti dopo mi ha chiamato il loro presidente comunicandomi che per loro era meglio fare un comunicato ufficiale, ma per noi non era una cosa buona perché siamo quotati in borsa, ma loro hanno fatto un tweet e lo abbiamo fatto anche noi”.

E fin qui, sembrerebbe filare tutto liscio, ma… “Dopo un’ora da questa comunicazione, girava voce di un interessamento del Barcellona. È vero che ho sentito che molte società erano interessate a lui ed è per questo che ci siamo mossi per tempo. La sorpresa è stata quando il procuratore mi ha chiamato per dirmi che il Bordeaux aveva annullato il viaggio del giocatore. A quel punto ho chiamato il presidente del Bordeaux e mi ha detto che era arrivata un’offerta del Barcellona più importante e che dovevamo almeno pareggiare quell’offerta. Io gli ho ripetuto che avevamo un accordo ma lui mi ha detto che non avevamo firmato niente”. Dopo alcune calde telefonate tra Monchi e Pallotta, i due decidono di rilanciare e vedere cosa succede: “Io ho chiamato Pallotta e mi ha detto che potevamo fare un’offerta più alta, contro la mia opinione. Ho chiamato il presidente e gli ho detto che potevamo fare un’offerta migliore. Il presidente ha detto che aveva bisogno dei documenti firmati con la nuova offerta e, quando gliel’ho inviata, ha detto che il giorno dopo sarebbe arrivato. Alle 11 il procuratore mi ha detto che aveva un’incontro per sistemare tutto ma dopo mezzogiorno mi hanno detto che dovevamo fare un’altra offerta perché il Barcellona stava spingendo. Io allora ho detto basta perché non volevo entrare in un’asta. Ieri l’abbiamo fatta per desiderio del nostro presidente ma non possiamo andare oltre”.

Un colpo mancato per la Roma, quello dell’esterno che interessava pure all’Inter. E ora il duello di mercato col Barca potrebbe traslocare in altre sedi: “Ora stiamo valutando se fare causa legale. Non abbiamo documenti firmati, è vero, ma abbiamo tanti contatti con il procuratore e il presidente che meritano una valutazione. Mi dispiace per quello che è successo ma la società ha fatto tutto il possibile”.

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