1 Gennaio 2019

Il 2018 dell’Inter Primavera: un anno di successi, dall’addio di Vecchi alla nuova era Madonna

Riviviamo il film del 2018 interpretato dai giovani talenti nerazzurri

Come da tradizione, il 2018 è stato per l’Inter Primavera un anno di grandissimi successi. Un anno che, al di là dei trofei conquistati, verrà ricordato anche per l’addio di Stefano Vecchi dalla guida della squadra dopo quattro stagioni di onorati successi. Il tecnico bergamasco, infatti, lo scorso giugno aveva scelto di accettare la proposta del Venezia in Serie B; salvo poi essere esonerato dopo appena sei giornate e rimpiazzata da un altro ex interista, Walter Zenga.

Un 2018 che in si era aperto nel migliore dei modi per i giovani nerazzurri, con il 2-1 in Supercoppa contro la Roma grazie alla doppietta straripante di Colidio. Poi, la sfortunata eliminazione a febbraio in Youth League contro il Manchester City ai calci di rigore, dopo il pareggio per 1-1 dei tempi regolamentari. Trascorso poco più di un mese, ecco che arriva il pronto riscatto della squadra di Stefano Vecchi: al Viareggio, l’Inter batte in finale la Fiorentina nei tempi supplementari, dopo una partita tiratissima grazie alla rete di Vergani. Un successo che aveva portato Suning a versare 500 mila euro come bonus vittoria nelle casse nerazzurre.

Trionfi, però, che non finiscono qui. Anche in Campionato i ragazzi interisti fanno sentire la loro fame di vittoria e trovano lo spunto per il ‘Triplete’ stagionale. Prima con il successo in semifinale contro la Juventus con le rete decisiva di Zaniolo. Poi in finale contro la Fiorentina, in una sfida che ha quasi il sapore della rivincita per i viola, dopo la beffa del Viareggio. Un match che anche stavolta si gioca sul filo sottile dell’equilibrio e si protrae fino ai supplementari; E per la seconda volta consecutiva in stagione, è la squadra interista a portare a casa la vittoria con le reti di Colidio e Rover. A giugno, arriva la clamorosa notizia: Vecchi lascerà l’Inter per intraprendere la nuova esperienza con il Venezia.

Così, ecco la società sceglie di puntare su Armando Madonna, altro allenatore lombardo proveniente dalla Virtus Bergamo (Campionato Nazionale Dilettanti). Nuova stagione che si apre all’insegna di molte cessioni illustri: Bettella, Valietti, Odgaard, tra le altre, ma soprattutto Nicolò Zaniolo. Una strategia utilizzata da Ausilio per venir fuori dalle complicate norme del Fair Play finanziario, con un altissimo coefficiente di rimpianto dietro l’angolo. Come appunto nel caso del centrocampista oggi alla Roma, ceduto ai giallorossi insieme a Santon nell’ambito dell’affare Nainggolan e sbocciato nel giro di pochi mesi come titolarissimo di Di Francesco.

Ma tornando alla Primavera dell’Inter, il cambio in panchina si fa sentire. I primi mesi di Madonna non sono semplicissimi, la squadra fatica più del solito ed in classifica risulta troppo staccata rispetto alle prime posizioni. In mezzo, alcune grosse delusioni come il pareggio per 3-3 contro la Juventus con due gol subiti clamorosamente in zona recupero. Ma anche momenti esaltanti, come il 3-4 rifilato in casa del Milan, con rete di Merola all’ultimo respiro. Un cammino che anche in Youth League sembrava sotto le aspettative: un punto nelle quattro prime giornate e l’impressione di non riuscire a stare al passo delle altre big d’Europa. Poi la svolta di Londra, con il 2-4 al Tottenham che rilancia i nerazzurri e li porta a stravincere l’ultimo match del girone in casa contro il PSV per 3-0. Qualificazione, però, che non arriva, a causa della vittoria degli Spurs a Barcellona che compromette quanto di buono fatto dai ragazzi di Madonna.

Dopo un buon momento e la vittoria per 6-2 in Coppa Italia contro il Palermo, ecco che arriva la battuta d’arresto in campionato nell’ultima dell’anno: pesante 4-0 contro il Torino che allontana i nerazzurri dalla vetta. In questo momento la squadra di Madonna si ritrova infatti al sesto posto a -11 dalla capolista Atalanta. E proprio contro i bergamaschi, i nerazzurri riapriranno in casa il 2019, con la speranza che questo nuovo ciclo di talenti interisti possa riconfermarsi vincente e di prospettiva.

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