6 Dicembre 2018

Allegri in conferenza: “L’Inter è cresciuta molto, insieme al Napoli è l’antagonista della Juve”

Il tecnico bianconero ha parlato di alcuni argomenti caldi in vista della partita con l'Inter nella conferenza della vigilia

Massimiliano Allegri, Getty Images

Allegri Inter

In occasione della consueta conferenza stampa pre-partita, il tecnico della Juve Massimiliano Allegri ha risposto alle domande dei giornalisti presenti in sala per dire la sua in merito ad alcuni temi caldi in vista della partita di domani. Queste le sue parole:

LA PARTITA“Domani è una partita bella, importante, perché è il derby d’Italia. Quindi indipendentemente dalla classifica sarà sicuramente una serata affascinante di sport e di calcio tra due squadre che insieme al Milan hanno fatto la storia del calcio italiano. Per noi, quindi, è una partita sotto l’aspetto emotivo molto importante, sotto l’aspetto tecnico e tattico altrettanto e bisognerà prepararsi al meglio contro una squadra che è cresciuta molto in autostima e risultati e insieme al Napoli sono le due antagoniste della Juventus al momento”.

TUTTI TIFERANNO INTER“Mi lascia indifferente, anche perché noi dobbiamo proseguire il nostro percorso con molta calma. In questo momento i numeri dicono che la Juve ammazza il campionato, ma la Juve non ammazza niente. E il campionato non va ammazzato, va vinto. E servono numeri e per arrivare ai punti che serviranno devi fare 30 vittorie. Quindi è impossibile che la Juve abbia ammazzato il campionato. Che poi tutti tifano contro la Juve perché il Napoli è in turno favorevole e potrebbe avvicinarsi è normale perché si aspettano non dico che possa riaprirsi il campionato, ma che ci sia più battaglia. Ma la battagli ci sarà uguale perché è ancora lunga. Ma noi dobbiamo andare avanti per il nostro cammino e tra domani e mercoledì per noi è molto più importante mercoledì. Perché mercoledì ci giochiamo molto, domani ci giochiamo una partita. Mercoledì possiamo prendere il primo posto che vedendo gli altri gironi è molto importante”.

DIFFERENZE CON SPALLETTI“La differenza è che la mattina io mi sveglio e vedo il mare, lui vede le colline, che magari gli piacciono di più. Poi Luciano ha giocato tanto anche in una città di mare, poi da giovani ci trovavamo spesso in Versilia che era sempre mare e non credo ci sia quindi differenza. La toscana fa sempre uscire buoni allenatori, non so se sia questione di DNA diverso dalle altre regioni”.

IN ITALIA SI GIOCA PER IL SECONDO POSTO?“Assolutamente no, perché Ancelotti giustamente dice che il Napoli ha grandi chance. Innanzitutto perché abbiamo ancora scontri diretti, due con l’Inter e poi il ritorno con il Napoli, quindi sono 9 punti che ballano e la classifica si potrebbe accorciare, così come si potrebbe allungare ovviamente. Mancano tante partite ,va fatto un passo alla volta. Ora abbiamo l’Inter, poi il Torino questi giorni che ci portan oa da oggi fino al 29 dicembre bisogna fare tanto e per fare tanto bisogna fare un passo alla volta, non a quello che deve venire. Ovviamente per fare 90 punti, noi dobbiamo farne un po’ meno di quelli dietro, bisogna essere bravi a dare continuità e soprattutto a migliorare le prestazioni. Perché a Firenze c’è stato un momento in cui la squadra si è spaccata in due, perché non concludevamo, in contropiede andiamo di là e non concludiamo e lì bisogna migliorare. Perché l’unica situazione in cui diventiamo vulnerabile è quando spacchiamo la squadra e bisogna essere bravi a non spaccarla. Ed è un altro passaggio da fare per migliorare”.

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