12 Dicembre 2017

Bellinazzo: “Debiti di Inter e Milan? Scenari diversi. Appeal nerazzurro in forte crescita”

L'analisi del giornalista de Il Sole 24 Ore sul futuro delle due società milanesi
bellinazzo suning

Il giornalista de Il Sole 24 Ore ed esperto in materia finanziaria applicata al calcio, Marco Bellinazzo, ha analizzato su Goal.com la situazione economica e societaria di Inter e Milan.

Gli scenari dei due club, per certi versi simili, vanno però distinti per la presenza di sostanziali differenze: “L’Inter ha scelto di rivolgersi a banche e finanziatori istituzionali sfruttando il volano di un rendimento sportivo e di un appeal in forte crescita. Il Milan invece è obbligato a trovare un altro finanziatore per non essere espropriato dal fondo Elliott. C’è da aggiungere tuttavia che l’esposizione debitoria più elevata, in questo momento, è proprio dei nerazzurri, frutto delle strategie di Suning”. 

Capitolo Inter: “Nei prossimi giorni la dirigenza nerazzurra effettuerà un road-show in Europa tra Londra, Parigi, Milano, Francoforte e Amsterdam presso investitori istituzionali per chiedere di sottoscrivere un bond da 300 milioni e di provvedere a un prestito cash di altri 50 milioni. Soldi che saranno utilizzati per sostituire come finanziatore Goldman e per far fronte ai bisogni aziendali. Quando Erick Thohir è diventato proprietario si era obbligato a liberare Massimo Moratti e ha saldato i debiti dell’epoca grazie a un prestito da 230 milioni concesso da Goldman Sachs e da altri fondi a garanzia del quale sono stati posti contratti tv e commerciali, oltre che il marchio. I pagamenti già effettuati hanno ridotto questo debito a  208 milioni. La scadenza finale è posta al 1° luglio 2019. Ora l’Inter chiede al mercato 350 milioni per estinguere questo debito con una scadenza allungata al 2022 e cercando di ottenere il nuovo prestito a una tasso inferiore al vecchio (tasso variabile pari all’Euribor a 3 mesi oltre uno spread del 5,5%). C’è da dire però che l’indebitamento dell’Inter è in continua espansione per la politica di Suning di non fare aumenti di capitale fino a quando Thohir non cederà il suo 30%. Ad oggi i cinesi hanno prestato al club 298 milioni (con interessi variabili tra il 7,7% e il 6,5%), che aggiunti a quelli che verranno ristrutturati con il nuovo bond fanno 600 milioni di esposizione finanziaria. Il Financial fair play in realtà incentiva la strada dell’apporto di capitale proprio anziché quella dei prestiti fruttiferi. Anche perché questi ultimi generano oneri che pesano sul conto economico.  Al 30 giugno 2017 nel bilancio nerazzurro ci sono spese per interessi per oltre 32 milioni legati al pagamento delle rate del “mutuo” concesso da Goldman Sachs e ai prestiti della stessa Suning”.

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