1 Gennaio 2019

Bene De Vrij e Politano, Asamoah sull’altalena. Il bilancio dei primi mesi nerazzurri degli acquisti estivi

Come hanno iniziato la loro esperienza interista i ragazzi acquistati da Ausilio?

Il 2018 ed il girone d’andata di Serie A sono ormai alle spalle e, come ad ogni passaggio fra vecchio e nuovo che si rispetti, è giunto il momento di tirare le somme e fare bilanci. Ed allora, com’è stato  l’inizio di stagione dei calciatori dell’Inter arrivati in estate per rinforzare la rosa di Luciano Spalletti? Fra sorprese, conferme e qualche mezzo flop, l’inizio può dirsi tutto sommato positivo.

Andiamo ad analizzare, giocatore per giocatore, questi primi sei mesi in nerzzurro dei nuovi arrivati.

STEFAN DE VRIJ – Insieme a Milan Skriniar ha messo su una linea difensiva in grado di commettere poche sbavature. Nelle prime giornate hanno lasciato Samir Handanovic in un’atarassica tranquillità, garantendo all’Inter la leadership, fino alla debacle di Bergamo, nella classifica della miglior difesa. Unica vera distrazione, negli ultimi mesi, contro il Chievo; ma è un errore che può concedersi chi ha disputato un girone d’andata di altissima fattura.

KEITA BALDE DIAO – Prime settimane di rodaggio, ma nel mese di dicembre è semplicemente devastante. Segna, sforna assist e diverte. Adesso finalmente è l’arma in più voluta da Spalletti. 

MATTEO POLITANO – Una delle  sorprese più piacevoli. Se il calcio fosse solamente corsa, sacrificio e spirito di squadra, lui sarebbe senza dubbio pallone d’oro. Ci mette tutto ciò che ha, ma spesso la sua azione rimane fine a se stessa. Migliorando l’intesa con i compagni e trovando maggiore continuità potrebbe fare  il definitivo salto di qualità.

LAUTARO MARTINEZ – Amato e coccolato in estate, messo in dubbio dopo un inizio di stagione non all’altezza delle aspettative create ad agosto. Il gol al Cagliari spazza via le paure e dà fiducia all’argentino, che nel frattempo si è riscoperto partner per il centravanti Mauro Icardi ed ha trovato la via della rete in altre due occasioni. Va completato il rodaggio nel campionato italiano, ma il dieci interista ha tutte le qualità per diventare un fuoriclasse.

KWADWO ASAMOAH – Lo condanna l’altalena sulla quale ha trascorso l’intero girone d’andata. A prestazioni di qualità e quantità ha alternato sviste clamorose che i nerazzurri hanno pagato caro. Dalle sue disattenzioni sono nati i gol del vantaggio di PSV e Juventus, nelle due gare più importanti di questa stagione.

RADJA NAINGGOLAN – La nota più dolente. Doveva garantire il salto di qualità, ma di lui si è parlato più per gli atteggiamenti extra-campo che perlle prestazioni nel rettangolo di gioco. Con il Bologna uno dei pochi acuti, per il resto il suo nome circola per un rendimento altalenante ed un infortunio che ne ha compromesso buona parte di campionato. Per ora, nello scambio estivo con Zaniolo, a trarci vantaggio è stata la Roma.

SIME VRSALJKO – Anche la sua stagione rimane segnata dagli infortuni che ne hanno condizionato il rendimento. Nella seconda parte del girone d’andata la sua condizione fisica cresce, e con essa anche il rendimento. Da lui, però, ci si aspetterebbe ancora qualcosa in più.

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