14 Luglio 2020

Conte-Inter, intento comune verso la vittoria. Perché Borja e non Eriksen?

L'analisi del giorno dopo Inter-Torino

Sembrava ancora una volta una serata disastrosa per l’Inter e i suoi tifosi. L’errore di Handanovic nel primo tempo che ha favorito la rete del Torino con Belotti poteva far presagire l’ennesimo risultato negativo, ed invece la squadra nel secondo tempo è entrata con il piglio giusto ed ha rimontato portando a casa i tre punti. Ai microfoni di Sky Sport Matteo Barzaghi ha analizzato il momento interista dopo la vittoria:

CONTE – “C’è una prova di futuro. Mi riaggancio alle parole di Bastoni che ha parlato di progetto: tutti insieme dovranno andare avanti. La vittoria di ieri ha assunto una prospettiva diversa, visto il secondo posto. Quello che abbiamo capito dalle dichiarazioni di Marotta e Conte è che l’intento comune è quello di proseguire insieme. Bisognerà arrivare alla vittoria. Dopo Verona Conte aveva acceso una spia perché per arrivare al livello della Juventus serve tempo e voleva maggiori garanzie. In alternativa si sarebbe fatto da parte. L’Inter vuole salire ancora tramite il lavoro: l’anno scorso era a -21 dal primo posto, quest’anno a -8. Con Conte si cercherà la scalata”.

GIOCATORI – “Lautaro è tornato al gol ed ha fatto un’esultanza rabbiosa, di liberazione. Gli mancava tanto ed il gol di ieri lo alleggerisce anche un po’ in ottica finale di stagione. Prima del mercato c’è da finire la stagione e l‘Europa League potrà cambiare tante cose per l’Inter. Eriksen? In questo momento non dà garanzie che vorrebbe l’allenatore e quindi gioca Borja. In termini di corsa e abnegazione garantisce qualcosa in più. Il danese dopo il lockdown era rientrato bene, ma ora Conte preferisce altre soluzioni”.

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