20 Dicembre 2014

Diego Milito: “Interista per tutta la vita, non dimentico quella notte di Madrid. Su Balotelli…”

Questa mattina il Corriere dello Sport è uscito in edicola con un’intervista di primissimo livello tra le sue pagine dedicate all’Inter: è stato intervistato direttamente dall’Argentina il neo campione, con la maglia del Racing Avellaneda, Diego Milito, indimenticabile leggenda interista. El Principe descrive così questa bella vittoria in patria: “Vincere un campionato a 35 anni è una sensazione bellissima. Con questa maglia avevo già vinto nel 2001, ma allora avevo 22 anni. Questa volta è stato tutto incredibile e inaspettato perché non era facile arrivare primi: eravamo una squadra completamente rinnovata e c’erano da sistemare molte cose. Il rischio di dover aspettare un po’ prima che tutto girasse per il verso giusto era concreto e invece… Sono contento del mio rendimento soprattutto perché ho dimostrato di star bene. Era quello il mio obiettivo“. Poi in questa lunga intervista al quotidiano romano si passa subito a parlare di Inter e di quanto accaduto lo scorso anno: “Ho giocato poco e non ho trovato molto spazio. Venivo da un infortunio e volevo dimostrare di poter essere ancora utile, ma non sempre è stato possibile aiutare la squadra in campo. Quest?anno sono tornato a casa e non mi sono fatto sfuggire una simile opportunità. Adesso ho solo una gran voglia di andare in vacanza perché sono stanchissimo“. Poi risponde ai recenti complimenti venuti dalla bocca di Massimo Moratti: “Mi vuole bene e anch?io gliene voglio. Sapete tutti del rapporto che abbiamo e lo ringrazierò per sempre. Lui ha permesso all’Inter di vincere tutto e per noi è stato come un padre“. E nel frattempo El Principe dichiara di non perdersi nemmeno una gara dei nerazzurri: “Guardo tutte le partite che posso e sono fiducioso sul futuro nerazzurro: è un periodo di ricostruzione e con tanti cambiamenti è normale che serva tempo per mettere tutto a posto, ma il ritorno di Mancini è una garanzia“. Ecco le prime parole su Mancini, di ritorno sulla panchina dell’Inter: “È l’uomo adatto per questo momento storico dell’Inter perché conosce la piazza e ovunque ha lavorato ha conquistato trofei. E? stato lui a costruire l’Inter capace di vincere tutto e sa come fare per ripetersi“. Diego Milito pensa che questa squadra possa davvero raggiungere il terzo posto? “L’Inter ha una buona squadra ed è a 6 punti della qualificazione alla prossima Champions League che è l’obiettivo di quest?anno. Rimango convinto che farà un buon campionato se i ragazzi non perderanno fiducia nei loro mezzi“. Parole di stima e di conforto per il suo amico Rodrigo Palacio, in grande astinenza di gol: “È solo una questione di tempo e tornerà il giocatore fantastico che in carriera ha sempre fatto gol. La passata stagione se abbiamo centrato l’Europa League gran parte del merito è sua e comunque anche se non segna sa essere importante per la sua formazione“. Poi un tuffo nel passato, precisamente in quel 22 maggio 2010: “La notte di Madrid è stata perfetta per tutti e abbiamo regalato a Moratti e a tutti gli interisti il sogno che aspettavano da tanto tempo. Quella partita contro il Bayern Monaco la ricorderò per sempre“. Un pensiero va anche ai tifosi interisti, che gli hanno fatto sempre sentire il loro affetto: “La gente con me è sempre stata carina e sono grato a tutti per quello che mi hanno dato quando segnavo, ma soprattutto quando non segnavo ed ero infortunato. Certe cose non le dimentico“. In seguito si chiede a Milito se abbia qualche rimpianto nella sua carriera in nerazzurro: “Nessuno. Ho vinto e mi sono tolto parecchie soddisfazioni. Per tutta la vita sarò interista“. Poi c’è spazio nel finale anche per discutere di Mario Balotelli e della sua crescita: “Mario deve trovare l’equilibrio e la continuità, ma rimane un giocatore fantastico in tutti i sensi. Deve solo imparare a dimostrare il suo valore. Abbiamo fatto di tutto per consigliarlo, ma ricordo che dopo il lancio della maglia nella semifinale di Champions contro il Barcellona ci furono momenti un po’ difficili. Mario ammise di aver sbagliato e poi abbiamo chiuso quella stagione vincendo tutto“.

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