13 Marzo 2020

Emergenza Coronavirus: non solo calcio, ecco le misure adottate dallo sport nel mondo

Il Covid-19 sta allargando a macchia di leopardo il numero di contagiati, quali sono state le conseguenze sullo sport

Abbiamo sbagliato, abbiamo sbagliato tutti. L’emergenza  legata alla diffusione del Coronavirus ha colpito la comunità europea e mondiale in modo deciso,  lo sport,  in maniera dura e inaspettata. Un virus che inizialmente non ha preoccupato gli organi delle varie istituzioni, ma che nel giro di poche settimane ha letteralmente cambiato le abitudini di ognuno di noi. Lo sport, sempre meno gioco, sempre di più business, non ha fatto una bellissima figura a riguardo, almeno in parte.

Restando nel vecchio continente, il calcio è stato protagonista di giorni non facili: partite rimandate a una data, poi ulteriormente slittate e infine annullate. Dichiarazioni di tesserati, presidenti, amministratori, tutti coinvolti a cercare di salvare il salvabile. Ma proprio questo è il punto cruciale, la situazione è sfuggita di mano quando al posto di pensare alla tutela della salute, ci si è preoccupati a tutelare la visibilità del calcio.

Alcuni li definiscono “giorni contraddittori”, sicuramente drammatici, perché come detto, la regolarità a cui eravamo abituati è stata stravolta. Vediamo quindi come la ciclicità nel mondo dello sport è stata interrotta, partendo dal calcio. Dopo la sospensione della Serie A e delle categorie inferiori, il riflettore è ora puntato sulla UEFA e sulla FIFA: che fare con Euro 2020, la Champions League e l’Europa League?

Con un comunicato ufficiale la UEFA ha dichiarato che si riunirà il 17 marzo per discutere delle misure da prendere per evitare la diffusione del Covid-19. Nel frattempo, però, si è giocato e si gioca regolarmente: la Champions è scesa in campo a porte chiuse (con i tifosi ammassati fuori dallo stadio), l’Europa League pure, ad eccezione di Inter-Getafe e Siviglia-Roma, saltate per il provvedimento del governo spagnolo di sospendere i voli tra Spagna e Italia.

 

Eintracht Francoforte-Basilea e LASK-Manchester United, si sono giocate a porte chiuse. Ancora non è chiaro invece cosa sarà dei restanti ottavi di finale di Champions League, in programma martedì 17 e mercoledì 18 marzo. Argomenti che interessano eccome in casa Juventus, in quarantena da ieri dopo l’annuncio della positività di Daniele Rugani.

Il difensore dei bianconeri però non è il solo giocatore italiano positivo al Coronavirus: Manolo Gabbiadini è infatti stato colpito, lo ha fatto sapere la Sampdoria tramite un annuncio. Inevitabile spostare l’attenzione anche negli altri campionati, la Premier League si sentiva immune, ma l’allenatore dell’Arsenal Arteta è risultato positivo; la Bundesliga per ora va avanti a porte chiuse, anche se un giocatore dell’Hannover, Timo Hubers, è risultato positivo. In Spagna invece, così come in Francia, linea molto più dura: sospesa la Liga e la Segunda Division nella penisola iberica, sospesa la Ligue 1 per i transalpini.

Dal calcio ora diamo un’occhiata agli altri sport: Il Basket

Era solo questione di tempo prima che il Coronavirus arrivasse a fermare anche la pallacanestro europea e la NBA. Focalizzandoci sul campionato di pallacanestro più seguito al mondo, già da giorni, per non dire settimane, la lega aveva pianificato cosa fare nel caso in cui fosse successo quello che è successo due giorni fa. Rudy Gobert, pivot degli Utah Jazz, è risultato positivo al Covid-19.

Attenzione però, a differenza di altri campionati in giro per il mondo che hanno provato a giocare a porte chiuse, la NBA non ha potuto esimersi dal sospendere immediatamente la regular season a tempo indeterminato, l’unica decisione giusta da prendere nel momento in cui un giocatore viene trovato positivo. Basta pensare un solo secondo a quante interazioni possono aver avuto le persone coinvolte solamente nelle gare con gli Utah Jazz per capire che, su per giù, tutta la NBA e chi ci gira intorno è potenzialmente contagiata. Le misure più immediate sono state quelle di mettere in quarantena le ultime squadre che hanno affrontato Gobert, ma purtroppo, non solo lui.

Secondo Adrian Wojnarowski, noto giornalista sportivo americano di ESPN, un altro giocatore degli Utah Jazz sarebbe positivo al Coronavirus, Donovan Mitchell. Nel suo tweet scrive anche che secondo diversi compagni, Gobert sarebbe stato poco attento, toccando gli altri giocatori e i loro oggetti personali. Una situazione non facile, a cui però è stato posto un blocco immediato esemplare.

Dalla palla a spicchi andiamo a parlare ora di Tennis:

Ebbene si, L’Atp ha deciso di sospendere tutta la programmazione per 6 settimane, ovvero fino al 26 aprile. Masters 1000 di Montecarlo, Indian Wells e Miami tutti cancellati, in aggiunta ad altri tornei come Houston, Marrakech, Barcellona e Budapest. Tennis che quindi utilizza una via temporanea, augurandosi che il numero di contagiati non aumenti, ecco infatti che il 10 maggio a Roma, sono stati fissati i noti Internazionali d’Italia.

Veniamo ora al mondo dei motori e delle due ruote, iniziando con la Formula 1:

Notizia che rimbomba nelle ultime ore è che La McLaren non parteciperà al Giro d’Australia. La decisione è stata presa dopo che un membro del team è risultato positivo al tampone per il Covid-19. Il Gran Premio d’Australia sarebbe stato il primo della stagione di Formula 1, che ora però è a serio rischio rinvio o annullamento. Anche in questo caso il clima con cui ci si era avvicinati era ovviamente piuttosto teso, con interviste a distanza e giornalisti e addetti ai lavori separati da cordoni. Una situazione surreale a dire poco, che ha sottolineato lo stesso Lewis Hamilton con parole molto critiche: “Per me è scioccante il fatto che siamo tutti seduti in questa stanza. La NBA si è fermata, la F1 continua ad andare avanti. Il denaro comanda”.

Infine il Ciclismo:

Fernando Gaviria è positivo. È ricoverato da due settimane ad Abu Dhabi, dopo lo stop della corsa a tappe degli Emirati Arabi. Dopo tanti giorni di silenzio è stato il quotidiano belga Het Laaste Nieuws a confermare la notizia. Oltre a lui era stato trovato positivo anche Dmitry Strakhov, della squadra Gazprom Rusvelo. Per gli appassionati, la notizia di Gaviria è stata durissima, perché si parla di uno dei migliori ciclisti al mondo, di uno sprinter eccellente, vincitore due volte del Mondiale di ciclismo su pista. In ogni caso, fortunatamente, è in buone condizioni di salute.

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