30 Novembre 2018

Ferri: “Contro Roma e Juve non saranno partite determinanti. Difensori centrali? Miranda in ritardo rispetto a Skriniar e de Vrij”

Ex difensore, Riccardo Ferri ha vinto una coppa Italia, un campionato, una supercoppa italiana e due volte la coppa Uefa con l'Inter

Le scorie di Londra devono essere smaltite al più presto. Tra Roma e Juventus, il cammino dell’Inter prima di ritornare a sentire la musichetta della Champions, è a dir poco complicato. Battere la formazione di Di Francesco sarebbe l’ennesima prova di forza per Icardi e compagni che andrebbero a confermare la tesi della sfortuna in quel di Wembley.

Gli uomini di Spalletti non meritavano la sconfitta, ma il calcio a volte non lascia spazio ad appelli e bisogna accettare la sentenza e andare avanti. Della disfatta in casa degli Spurs ha parlato a Radio Sportiva l’ex calciatore dell’Inter Riccardo Ferri: “Credo che il poco apporto che è riuscito a dare Nainggolan abbia condizionato l’approccio alla gara col Tottenham: Spalletti sperava che potesse dare qualcosa in più e questo è stato un condizionamento pesante perché c’è stato un cambio obbligato e l’attacco ha dovuto lavorare sulla fase di non possesso. Poi con Borja Valero è cambiato qualcosa e l’Inter ha alzato il baricentro, ma pensare che l’Inter abbia giocato per il pareggio è riduttivo: chi ha giocato a calcio sa che non si può scendere in campo facendo questi calcoli. Se l’Inter vince col Psv ha il 90% di possibilità di passare agli ottavi, che sarebbero un traguardo importantissimo: credo che il Barcellona non si esporrà a una figuraccia con il Tottenham.

“L’Inter va a incontrare una Roma ferita ma – prosegue Ferri – vogliosa di riprendersi qualche soddisfazione e poi successivamente ci sarà la trasferta con la Juventus che è una delle partite più difficili da affrontare ma al tempo stesso ti regala motivazioni extra: comunque non saranno due partite determinanti. Credo che sia de Vrij che Skriniar siano due fra i migliori centrali d’Europa: si sono trovati subito dal punto di vista della comunicazione, sanno interpretare il ruolo e si amalgamano molto bene. Miranda è un po’ in ritardo ma Spalletti fa bene a dare spazio a tutti: la linea difensiva dell’Inter non deve invidiare nulla a nessuno mentre la squadra deve migliorare in altri reparti e nella capacità di ripartire”.

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