1 Luglio 2017

Galante: “Spalletti mi ha chiesto un parere sulla rosa nerazzurra. Sono pronto per l’Inter”

L'ex calciatore nerazzurro ha toccato vari argomenti, tra cui Spalletti, Ronaldo, Nainggolan e un suo possibile ritorno

Fabio Galante, Getty Images

Fabio Galante, ex difensore di Empoli, Genoa, Torino e Livorno, ha indossato anche la maglia dell’Inter in 79 presenze, realizzando 3 reti. L’ex nerazzurro potrebbe ritornare a Milano, ma nelle vesti di manager. Il dirigente sportivo 43enne è stato intervistato dai colleghi di FcInterNews, ecco le sue parole: “Perché ho deciso di lasciare il Chiasso? Per prima cosa colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente Mario Persichino. La prima persona che mi ha concesso l’opportunità di lavorare come Direttore Sportivo. Lui e tutti quelli con cui ho condiviso il mio percorso in Svizzera. Abbiamo ottenuto due salvezze meritate, facendo crescere molti giovani. Sono andato via perché non c’erano più i presupposti per rimanere. Meglio lasciare prima di arrabbiarsi. Il mio addio al Chiasso non è legato all’eventuale lavoro da club manager in nerazzurro o a quello da D.S. al Livorno, dove tra l’altro, proprio in questi giorni, hanno ufficializzato il nuovo dirigente. Che non sono io. E quindi si dimostra come in questo caso i giornalisti si siano sbagliati. Non ho rescisso perché avevo queste due offerte. E come vedete una è già svanita. Rimane in piedi solo l’ipotesi nerazzurra. Io all’Inter conosco tutti. Da Sabatini a Zanetti. Da Spalletti a Gardini e Ausilio. Tutti. Ma nessuno mi ha chiamato. Rimane una cosa giornalistica che comunque fa piacere. Così come mi farebbe piacere tornare all’Inter dopo averci giocato per tre anni“.

Sui ricordi di quegli anni in nerazzurro: “C’era Ronaldo, il Fenomeno… Lui è sempre carino nei miei confronti. Mi ha menzionato nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport specificando come gli parlassi sempre di Luciano Spalletti come un grande allenatore. E ora mi ha dato ragione. Nello specifico giocare con il brasiliano è stato importantissimo. Poteva cambiare le sorti di una partita da un momento all’altro. Tutta la squadra aveva così maggiore sicurezza nei propri mezzi. È stato bello. Potevamo vincere di più con uno come lui. Abbiamo alzato al cielo la Coppa Uefa, incontrando tante squadre forti. Peccato perché ad esempio l’anno precedente perdemmo la finalissima ai rigori a San Siro contro lo Schalke. L’Inter deve sempre competere e ambire a traguardi prestigiosi, facendo qualcosa di importante, arrivando in fondo a qualche competizione o essendo protagonista in campionato. Spero che con Spalletti si possa tornare a questi alti livelli“.

E proprio sul nuovo tecnico nerazzurro: “Penso che Luciano possa risollevare le sorti nerazzurre.  Lo conosco da tanti anni. So che persona, professionista e lavoratore sia. Ci metterà tutto sé stesso. Ha la giusta esperienza per gestire lo spogliatoio dell’Inter. Possiede tutti i requisiti per far tornare la Beneamata a quegli alti livelli di cui parlavamo poco fa. È normale però che in questo momento l’Inter sia dietro a Juventus, Roma e Napoli. Tuttavia senza coppe il mister saprà come lavorare al meglio (e sfruttare questo vantaggio). Con Spalletti non si perdono tanti punti per strada“.

Il top player su cui dovrebbe puntare Spalletti: “Nainggolan. Spalletti lo conosce bene. Uno con le sue caratteristiche e le sue qualità sarebbe perfetto per il gioco del mister. E potrebbe davvero fare la differenza. Con Luciano parlo sempre molto volentieri di calcio perché fa sempre bene. Ma non abbiamo mai toccato l’argomento relativo al calciomercato. Mi ha chiesto un parere su alcuni giocatori della rosa attuale, non su chi potrebbe arrivare. Di quelli non ha menzionato manco mezzo nome“.

E se l’Inter dovesse richiamarlo per lavorare in nerazzurro: “La strada per la Pinetina la conosco molto bene. Di certo non mi perdo. Quindi risponderei che sono pronto“.

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