7 Ottobre 2019

Inter-Juventus, Conte in conferenza: “Non mi aspettavo di giocarmela alla pari con Barcellona e Juventus. Sono orgoglioso di questi ragazzi”

Le parole dell'allenatore nerazzurro al termine del match contro la Juventus

Antonio Conte, allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa al termine della gara contro la Juventus persa per 2-1 con le reti di Dybala e Higuain e Lautaro Martinez per i nerazzurri. Ecco le parole del tecnico:

JUVENTUS – “Non c’era bisogno di vedere la Juve all’opera per capire la qualità e la quantità di giocatori che ha in rosa. Penso sia evidente, ma come ho detto sempre la Juve ha iniziato un percorso 8 anni fa andando sempre avanti e crescendo, mentre le altre sono andate a ritroso e si è creato un gap ampio e oggi è dura pensare di ridurlo nel giro di 1-2 anni. Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia, stiamo parlando di grandi giocatori. Bisogna riconoscere e dare meriti a quello che è stato costruito in 8 anni. Se sono arrivati a prendere Ronaldo, tanto di cappello. La Juve è cresciuta e le altre sono andate a ritroso. Noi stiamo provando a cercare di costruire. Se quando costruisci e davanti hai un grattacielo sembra che è sempre più faticoso. Noi dobbiamo essere bravi e visionari e capire che dietro quel grattacielo c’è la zona di luce“.

ANALISI DELLA GARA – “La partita l’avete vista, a parte dopo l’uscita di Sensi, dove abbiamo perso equilibrio e conoscenza, potevamo rischiare e abbiamo rischiato, ma per il resto penso che la partita è stata in equilibrio e ho visto anche le statistiche: possesso palla, angoli, il palo con Vecino. Poteva accadere che nella situazione in cui tutte e due potevano vincere, poteva accadere che vincevamo noi. Complimenti alla Juventus, noi dobbiamo essere orgogliosi di quello che stiamo facendo e sapere che il nostro è un percorso, e oggi c’è stata una caduta contro una squadra molto forte, però questa caduta dobbiamo essere bravi a capire, migliorare e rialzarci per proseguire il nostro percorso di crescita. La differenza si è vista nella gestione di alcuni momenti, nell’esperienza e nel capire determinate situazioni. Noi su questo dobbiamo crescere perché siamo troppo istintivi. Questo fa parte di un processo di crescita e di un’esperienza che sale, anche in queste partite. Con Barcellona e Juventus abbiamo perso, ma non demeritando. Se le perdi ci sarà un motivo e dobbiamo lavorare su quel motivo. Io sono molto orgoglioso dei ragazzi e di quello che hanno fatto. Anche il pubblico deve essere contento perché la gara è stata giocata a viso aperto. Loro hanno fatto valere maggiore esperienza e l’importanza delle due squadre e mezzo che hanno“.

LUKAKU – “Lukaku è un giocatore che si deve allenare perché avendo un imponente stazza fisica ha bisogno di giocare e allenarsi ed essere in grande condizione. In questo inizio ha avuto un problema alla schiena e un problema al quadricipite che si sta trascinando dalla gara contro la Lazio. Anche lui ha dato tutto, con il Barcellona mancava ed era importante averlo, c’era Esposito di grande prospettiva, ma parliamo di step. Con la squalifica di Sanchez non avevamo quella punta, anche se Politano ha caratteristiche più da esterno, ma non è quel calciatore che ti tiene palla. Lukaku si è impegnato e ha cercato di fare il massimo, speriamo che superi questi piccoli problemi e sia a posto al 100%“.

BARCELLONA E JUVENTUS – “Nel giro di 4 giorni abbiamo incrociato due delle squadre più forti al mondo e ce la siamo giocati nella nostra maniera con pregi e difetti. Il risultato poteva essere diverso sia a Barcellona che qui. Ci sono stati episodi su cui devi lavorare perché quando prendi gol ci sono sempre situazioni che vanno migliorate. Quando parlo di step, ho la fortuna di avere un gruppo che ha voglia di lavorare, crescere e di dire la loro. Al tempo stesso dobbiamo capire la differenza che c’è. Non possiamo essere stupidi o presuntuosi e pensare che non ci sia un gap. Per me Juventus, poi Napoli e poi ci siamo noi che ce la giochiamo con altre squadre. Non ci dobbiamo far prendere dall’entusiasmo e né dallo sconforto per queste due battute. Questo ci deve portare carica e forza e lavorare sodo e portare tanti ragazzi che non hanno esperienza internazionale a giocare partite di questo genere e a crescere. Sono orgoglioso di questo gruppo perché sono ragazzi che meritano e lo devono essere anche i tifosi. Secondo me non incidono a livello mentale, non mi aspettavo di giocarmela così alla pari con Barcellona e Juventus. Stiamo parlando di due livelli diversi. Il fatto che noi abbiamo giocato a Barcellona con personalità e coraggio e anche oggi contro la Juventus rendendo una sfida equilibrata contro ‘due squadre e mezzo’. Penso che queste due gare ci devono dare più fiducia nel lavoro che stiamo facendo che ci ha portato a giocare due sfide equilibrate che sulla carta poteva sembrare impari. Dobbiamo essere consapevoli e darci ancora più forza”.

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