23 Giugno 2020

Inter, sei motivi per puntare allo Scudetto: dal patto col gruppo alle motivazioni, Conte ci crede

Adesso tutta la società rema compatta verso un obiettivo: ecco perché crederci

La fondamentale vittoria ottenuta contro la Sampdoria nel recupero della 25esima giornata di Serie A ha letteralmente rilanciato l’Inter. La distanza con Lazio e Juventus è ora colmabile, seppur non minima, e a questo punto della stagione mister Antonio Conte non si nasconde più. Lo Scudetto è un obiettivo da provare a raggiungere, senza l’ansia di dovercela fare per forza. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, a questo proposito, illustra i sei motivi per cui l’Inter può credere allo Scudetto.

Inter, i sei motivi per puntare allo Scudetto

Fiato sul collo a Lazio e Juventus – Il primo ed imprescindibile punto per poter credere allo Scudetto è quello di tenere sotto scacco sia Lazio che Juventus. Lo scenario ideale, in particolar modo, sarebbe quello di ritrovarsi ad una sola partita di distanza (quindi con un massimo di tre punti di scarto) alla 34esima giornata, nella quale l’Inter affronterà la Roma, mentre le altre due si sfideranno nello scontro diretto.

Patto di ferro con il gruppo – Altro aspetto sul quale Antonio Conte punta tantissimo è il patto di ferro siglato con il gruppo. Appare evidente, col passare del tempo, che la squadra sia compatta e remi tutta dalla stessa parte: caratteristica, questa, che permette di evitare sbandamenti che prescindano da ragioni di natura tattica.

Niente obbligo di vittoria – La storia di Antonio Conte parla chiaro: quando l’obbligo di vincere non lo pressa, lui fa miracoli. Alla Juventus arrivava da due settimi posti e fece 26 punti in più dell’anno precedente, mentre al Chelsea ne fece addirittura 43 in più (93 contro 50) portando i Blues fino al titolo dopo il decimo posto della stagione prima.

Eriksen l’arma in più – Nel finale di stagione, complice una condizione fisica che fisiologicamente non potrà essere sempre al top, sarà fondamentale esaltare i giocatori di qualità. In primis, quindi, il pensiero va a Christian Eriksen, che sembra essersi inserito sempre meglio nel gruppo di Conte. Senza poi scordarsi anche Lautaro Martinez, Romelu Lukaku ed anche Alexis Sanchez.

Preparazione fisica per essere al top – Prima dello stop causa pandemia l’Inter sembrava avere la spia della benzina accesa da un po’. Questi tre mesi di ‘riposo forzato’, quindi, possono giovare ad una squadra chilometrata in diversi elementi, che ha potuto ricaricare le batterie in vista del finale di stagione.

Niente più scontri diretti – Sono state proprio le sfide contro le grandi squadre ad aver messo più in difficoltà l’Inter di Antonio Conte. Da ora in poi, però, il calendario si fa sempre più agevole, regalando ai nerazzurri 6-7 partite sulla carta non particolarmente proibitive. Urge fare quanti più punti possibili per presentarsi alle ultimissime gare con tanto fieno già messo in cascina.

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