17 Settembre 2019

Inter-Slavia Praga, Conte in conferenza: “Un punto o zero cambia poco, io primo responsabile. Sulle condizioni di Candreva…”

Il tecnico interista: "Oggi non possiamo andare a casa soddisfatti"

Dopo aver parlato ai microfoni delle pay TV, Antonio Conte, tecnico dell’Inter, si è presentato in conferenza stampa per commentare l’1-1 maturato contro lo Slavia Praga. Ecco cos’ha dichiarato.

Partita – “Dobbiamo essere delusi, non è stata una buona partita. Abbiamo fatto vedere pochissimo della nostra idea di calcio, da questo punto di vista sono deluso e mi prendo la responsabilità, non ho inciso come avrei dovuto fare, soprattutto all’inizio, ma anche durate la partita e durante la preparazione, anche se non abbiamo avuto molto tempo per prepararla. Non posso essere contento, i miei calciatori non devono esserlo. Oggi abbiamo fatto vedere veramente pochissimo, lo Slavia è stato più bravo in tutto, nella pressione, nell’intensità, nel gestire il livello della partita, bisogna riconoscerlo. Dobbiamo prendere spunto da questo per capire che abbiamo ancora tantissimo da fare, dobbiamo essere più stabili. Sono il primo responsabile di questa prestazione”.

Motivazione per il derby – “Parto dal presupposto che vorrei vedere sempre dei passi in avanti, non indietro, come è stato oggi. Palla lunga il piano B? No, ci prepariamo ad ogni tipo di avversario. Quando troviamo avversari che si chiudono nella loro metà campo si può fare. Sono il responsabile di questo risultato”.

Candreva – “Ha avuto un colpo, non so ancora come sta”.

Difficoltà – “Noi ci alleniamo per diverse soluzioni. Con l’Udinese abbiamo spinto i centrali a costruire, come è successo sul gol, con Godin che ha fatto l’assist. Ci alleniamo anche in situazioni in cui gli avversari ti vengono a pressare. Abbiamo fatto un po’ meglio nel secondo tempo, ma non dobbiamo assolutamente essere soddisfatti: possiamo fare di più. Quando dico che dobbiamo fare degli step di crescita parlo anche di mentalità: capisco che si voglia tutto e subito, ma bisogna capire da dove si arriva. Sono contento che i tifosi ci abbiano sostenuto fino alla fine, ma oggi 1 punto o 0 non fa differenza, non possiamo andare a casa soddisfatti. Dobbiamo pensare a come evitare certe prestazioni”.

Vicinanza della proprietà – “Siamo contenti quando la proprietà ci è vicina, siamo contenti che il presidente venga spesso al campo e trascorra del tempo con noi. È giusto che la proprietà si faccia sentire. Non dobbiamo porci dei limiti perché sono degli alibi, ho detto che c’è da pedalare e tanto, dobbiamo crescere su molti punti di vista, e quello è compito mio. Sono molto deluso della prestazione proprio perché sono il responsabile, non ho inciso come avrei dovuto”.

Approccio sbagliato – “Come ho già detto, oggi abbiamo mostrato pochissimo della nostra idea di calcio. Possiamo e dobbiamo migliorare, sono il responsabile e mi prendo le colpe. È giusto dare tempo a questo gruppo. Pensare che uno arrivi con la bacchetta e cambi le cose da un giorno all’altro, c’è da lavorare e avere pazienza. La cosa che mi importa di più è che i ragazzi escano sempre con la maglietta bagnata, salvo solo il carattere della squadra questa sera”.

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