6 Novembre 2017

Jacobelli: “L’Inter non può pretendere di vincere tutte le partite. Roma da scudetto”

Il noto giornalista ha analizzato la giornata di campionato appena conclusa, esprimendo i suoi pareri

Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, il giornalista Xavier Jacobelli ha analizzato il turno di campionato appena concluso, candidando la Roma per lo scudetto: “E’ una conferma, Andare a vincere a Firenze è importante, rilanciando un giocatore come Gerson. E’ stata una operazione di recupero davvero importante. E’ una squadra che sta crescendo, è la conferma di una spregiudicatezza che la Roma usa sempre di più. E’ una squadra che si batterà per lo scudetto fino alla fine. Ricordo le critiche dopo la partita contro l’Atletico. Da quel momento è cambiata. Questi risultati non arrivano per caso.”

COSA E’ MANCATO ALL’INTER – “Non si può pretendere di vincere ogni partita. Di fronte un Torino che ha beneficiato di un effetto di rivincita, una nuova unità d’intenti.

NAPOLI STANCO “Grande sforzo con il City, sia atletico che psicologico. E’ evidente che poi c’è una fase di scarico. Di fronte poi una bella realtà come il Chievo di Maran. L’infortunio di Ghoulam ha privato Sarri di una pedina importante. Il risultato è comunque positivo, ora diversi potranno ricaricare le pile per il rush di fine anno.”

JUVE SOFFRE MA VINCE“Sono diventate più forti le altre, lo dice la classifica. Era ora che accadesse. In questo momento l’equilibro al vertice testimonia le maggiori difficoltà che deve affrontare la Juventus per raggiungere il settimo scudetto consecutivo.”

VITTORIA MILAN“Ha avuto la risposta che si aspettava. E’ stata una partita contro una squadra con problemi, ma comunque una prestazione positiva. Bonucci falso problema, non era lui il male assoluto. Mettere in discussione il suo valore, che è mondiale, è incredibile. Ha cominciato a dare risposte importanti, perché comincia a conoscere i meccanismi di una squadra che è cambiata tanto, troppo. Si è vista una buona qualità di gioco, anche se non siamo ancora a livelli ottimali. Suso è punto di riferimento per la squadra.”

NAZIONALE“Sono preoccupato, perché la Nazionale ci ha deluso da settembre in poi. Difficoltà soprattutto per il gioco e il modulo su cui si è incaponito Ventura. Convocato Jorginho, meglio tardi che mai, così come Zaza Pero non siano convocazioni di facciata ma abbiano spazio. Ora conta solo vincere, non immagino le conseguenze di una non qualificazione al Mondiale.”

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