3 Febbraio 2017

Juventus-Inter: uno scontro… industriale

A sfidarsi non sono solo le due squadre più blasonate della Serie A ma anche due grossi imperi industriali

La sfida di domenica sera tra Juventus ed Inter sta riconquistando tutti i connotati della sfida che in passato veniva definita il “Derby d’Italia”. Per troppo tempo non più decisiva ai fini dell’assegnazione dello Scudetto, prima per il post-Calciopoli dei bianconeri e poi per i postumi del Triplete nerazzurro, adesso ha riconquistato una parvenza di nobiltà. Merito dell’Inter di Pioli che in queste ultime partite ha ottenuto un filotto di vittorie che l’ha rilanciata in chiave Champions. Ma i punti in palio vengono messi in ombra se paragonati ai volumi delle aziende che muovono gli ingranaggi delle due società. L’edizione odierna de il Corriere dello Sport li presenta così:

EXOR/JUVE – “Con un fatturato 2015 pari a 136,36 miliardi di euro, un utile netto di 744,5 milioni e più di 300 mila dipendenti localizzati in 33 diversi Paesi, la Exor (storica cassaforte finanziaria della famiglia Agnelli) si posiziona nella classifica Fortune al 19° posto assoluto, prima fra tutte le realtà industriali italiane. Da sei anni nella classifica del magazine statunitense, l’holding italiana di diritto olandese (Exor N.V.) controlla ben otto diverse strutture di profilo internazionale”.

SUNING/INTER – “Messa a confronto con Suning Commerce Group (Scg), colosso cinese azionista di maggioranza del marchio Inter Fc, appare evidente lo sbilanciamento a favore della realtà tricolore. Exor vale più di otto volte il giro d’affari della realtà creata dal 54enne Zhang Jindong, al 400° posto della classifica dei più ricchi al mondo. Più vicino, invece, il rapporto tra l’utile di Exor (744,5 milioni) e quello di Suning (136 milioni), ma a lasciar ben sperare l’imprenditore asiatico sono le previsioni di crescita del suo gruppo, esploso sul mercato in appena 26 anni”.

MAI DIRE MA… – “Ma, il fondatore di Alibaba, colosso cinese dell’e-commerce mondiale, può essere l’ulteriore acceleratore di sviluppo del gruppo da qui a 10 anni. Alcuni analisti ritengono che, in un prossimo futuro, Scg possa entrare a far parte di Alibaba e il recente scambio di azioni tra i due colossi asiatici potrebbe essere il preludio di questa visione di scenario”.

LE PAROLE DI PIOLI DOPO INTER-LAZIO