24 Dicembre 2018

Keita: “Da piccolo seguivo l’Inter, la sceglievo anche alla play station. Riscattarmi sarebbe un affare”

Lunga intervista concessa dal senegalese a Tuttosport

In una lunga intervista concessa ai microfoni di Tuttosport, Keita Balde ha parlato della sua esperienza all’Inter, proiettandosi anche in ottica futura e parlando del suo riscatto. Ecco le sue parole.

ELIMINAZIONE CHAMPIONS – “È stato un grande peccato, volevamo tutti la qualificazione, ma è andata così. Il calcio però permette ogni weekend di voltare pagina, ci sono nuove opportunità e bisogna guarda avanti”.

COSA È MANCATO – “Un po’ di fortuna, ma anche la consapevolezza dei nostri mezzi, delle nostre possibilità. Potevamo passare il turno se avessimo messo più testa e cuore, in quel modo forse sarebbe girata a nostro favore”.

ARRIVARE IN FONDO IN EUROPA LEAGUE – “L’Europa League è una competizione da non buttare, è importantissima, è una vetrina. Dopo l’eliminazione dalla Champions, come società e squadra, ma anche per la storia del club, dobbiamo puntare a vincere il trofeo”.

CAMPIONATO – “Non abbiamo un obiettivo fisso. Dobbiamo sicuramente migliorare e provare a rimanere fino a maggio fra le prime tre. Dobbiamo stare lì”.

JUVE IRRAGGIUNGIBILE – “La Juve è una società molto forte e ha una squadra altrettanto importante. Questo lo sappiamo, ma anche l’Inter lo è. Loro però vincono da tanti anni e questo ha fatto crescere molto la loro mentalità. Inoltre ormai in Italia sono tutti abituati a darla per campione d’Italia a dicembre, ma il campionato è ancora aperto, mancano tante giornate. Vedremo”.

SCONTRO DIRETTO – “Sinceramente in campo non ho avuto l’impressione di questo fumo che avvolge ogni discorso che si fa sulla Juve, i commenti dei tifosi o degli addetti ai lavori sulla loro imbattibilità. Noi abbiamo avuto l’opportunità di fare gol due volte prima di loro e se fossimo passati in vantaggio sarebbe diventa dura per loro. Noi rispettiamo la loro forza, ma anche loro penso rispettino la nostra. Secondo me non è impossibile batterla”.

MENTALITÀ ZHANG – “La mentalità del presidente mi piace molto, è una persona che dà entusiasmo e lo sa trasmettere. Il presidente ha voglia di fare e questa cosa la sento in prima persona fin da quando sono arrivato. Quando ero alla Lazio non potevo conoscere bene i progetti della società, ma sono certo che due-tre anni fa non fosse così. Suning ha portato un’organizzazione migliore, si può costruire una base solida e puntare a determinati traguardi”.

INTER – “Mi immaginavo fosse una grande società e così l’ho trovata. Per altro fin da quando ero piccolino seguivo spesso le partite delle due milanesi: a mio papà piaceva il Milan degli olandesi e da quel momento si era affezionato, invece io seguivo di più l’Inter perché guardavo Adriano, Martins e Ibrahimovic. Alla play station prendevo sempre i nerazzurri e poi è pure arrivato il mio idolo Eto’o”.

VICINO ALL’INTER PIU’ VOLTE – “È vero, si è parlato di me due o tre volte, ma secondo me il trasferimento è arrivato al momento giusto”.

ARRIVATO AL POSTO DI VIDAL – “Io non la vivo così. Sono fiero di essere qua e che il mister mi abbia scelto”.

FIDUCIA DI SPALLETTI – “Il mister ha le idee chiare e sa quello che fa”.

KEITA VISTO ALL’INTER – “Il meglio lo dovete ancora vedere. Diciamo che sono al 60-70%”.

RISCATTO – “L’Inter mi deve riscattare perché farebbe un affare. Ho entusiasmo come il nostro presidente e voglio aiutare la squadra a crescere”.

MAROTTA – “Non so se può essere un alleato per la mia situazione, ma di sicuro sarà un aiuto non solo per me, ma per tutta l’Inter perché è un grandissimo professionista”.

NIENTE DOPPIO PASSAPORTO – “Dovevo prenderlo quando arrivai alla Lazio, poi ci furono dei contrattempi e fui tesserato da extracomunitario. Però nel 2019 arriverà il passaporto spagnolo, manca poco. Anche perché tutti i miei fratelli, tre maschi e una femmina, hanno la doppia cittadinanza”.

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