25 Novembre 2017

La vera forza dell’Inter è nella difesa. E stasera la squadra sogna di riguadagnare la vetta

La squadra nerazzurra ha la seconda miglior difesa del campionato

Con la forza della sua difesa Spalletti vuole tornare almeno per una notte da solo in testa alla classifica: l’ebbrezza del primato solitario i nerazzurri l’hanno provata dopo il successo casalingo contro la Sampdoria, la sera del 24 ottobre. A poco più di un mese di distanza un’affermazione sul campo del Cagliari riporterebbe la squadra nerazzurra lassù, davanti a tutti, a +1 sul Napoli, in campo domani contro l’Udinese.

Come ricorda il Corriere dello Sport, i numeri dell’Inter in questa stagione sono per certi versi sorprendenti. Spalletti ha la seconda retroguardia meno battuta del torneo: 9 i gol al passivo contro gli 8 della Roma, che però deve recuperare un incontro, quello contro la Sampdoria a Genova. Singolare è il fatto che la maggioranza delle reti incassate da Handanovic (5 su 9) siano arrivata nei 7 incontri a San Siro dove la squadra ha portato a casa 6 successi e 1 pareggio. In trasferta la difesa nerazzurra ha dato dimostrazione di un’affidabilità ancora maggiore visto che la porta del numero 1 sloveno è stata violata in 4 occasioni, ma mai 2 volte negli stessi 90′, cosa invece successa al Meazza nel derby e contro la Sampdoria.

Nella sua storia recente l’Inter ha avuto una difesa con un rendimento numericamente migliore rispetto a quello attuale solo due volte negli ultimi 10 anni. La prima volta è successo con Mourinho, nel 2008-09: le reti al passivo erano 7, ma il saldo dei punti conquistati è a favore della formazione di Spalletti (33 a 32). La seconda nel 2015-16 con Mancini in panchina (7 gol incassati), mentre nel 2010-11, nonostante i primi scricchiolii dell’era Benitez fossero già stati avvertiti, le reti erano 9 come ora. Rispetto a 12 mesi invece il paragone è nettamente favorevole a Spalletti che ha al passivo 7 gol in meno rispetto ai tre allenatori (De Boer, Vecchi e Pioli) che nelle prime 13 giornate del campionato si erano alternati in panchina.

Il segreto? La ritrovata impermeabilità del pacchetto arretrato interista nasce sicuramente dall’acquisto di Skriniar, che con la sua concretezza ha tappato molte falle presenti la passata stagione. Rispetto al 2016-17 è lievitato pure il rendimento di D’Ambrosio, ottimo in copertura e puntuale in fase di spinta, mentre la concorrenza a sinistra per una maglia da titolare tra Nagatomo, Dalbert e Santon ha portato i tre a offrire ampie garanzie.

LEGGI ANCHE – CAGLIARI-INTER, LE PROBABILI FORMAZIONI

LEGGI ANCHE – MESSI: “INTER E MILAN DEVONO TORNARE IN EUROPA”

DALBERT PRENDE IN GIRO KARAMOH E LA SUA CROSTATA