16 Febbraio 2020

Lazio-Inter, Conte (Sky): “Padelli? Abbiamo regalato due gol”. Poi su Eriksen: “Siamo arrivati fin qui senza di lui…”

Il tecnico nerazzurro commenta così il ko dell'Olimpico

È un Antonio Conte un po’ amareggiato quello che, ai microfoni di Sky, si è presentato per commentare il 2-1 maturato allo stadio Olimpico, col quale la Lazio di Simone Inzaghi ha battuto la sua Inter. Una gara giocata in maniera buona, persa grazie a due episodi ben sfruttati dai biancocelesti. Ecco le parole del tecnico interista.

Cosa non è piaciuto – “Io penso che la prestazione ci sia stata. Non mi è piaciuto il risultato e il modo in cui abbiamo concesso i due gol, glieli abbiamo regalati. È inevitabile che in questo tipo di partite i dettagli diventano decisivi, e penso che noi sui gol abbiamo commesso delle grosse ingenuità. Fa parte di un processo di crescita di tanti ragazzi che devono continuare a migliorare per essere più sereni in queste situazioni”.

Carattere – “Noi veniamo anche da altre prestazioni dove eravamo in vantaggio e ci siamo fatti rimontare, tipo Barcellona, col Dortmund, partite importanti che avevi in pugno e alla fine le hai perse. Però ribadisco, noi dobbiamo fare un percorso con tanti ragazzi che devono continuare a migliorare per affrontare tutte le situazioni nella giusta maniera. Nel secondo tempo, pronti via, sembravamo come impauriti e dobbiamo migliorare. C’è stato però grandissimo impegno dei ragazzi e li ringrazio per questo. Stiamo cercando di dare fastidio alla vetta, era uno scontro diretto e ci rende orgogliosi esserci arrivati. C’è tanta strada da fare se vogliamo cercare di dare fastidio quest’anno”.

Prestazione – “Io penso che la partita sia stata molto equilibrata, non ho visto una squadra dominare l’altra, anzi. Due squadre con un’idea ben precisa si sono affrontate cercando di vincere una partita equilibrata sfalsata da due gol evitabilissimi”.

Primo gol – “Mancanza di comunicazione? Non voglio entrare nel dettaglio, però dobbiamo essere più sereni in alcune situazioni. A volte ci facciamo prendere troppo dalla frenesia, invece dobbiamo affrontare le situazioni con grande freddezza forti del lavoro quotidiano. I ragazzi comunque stanno facendo il loro percorso e abbiamo margini di miglioramento importanti. È inevitabile che poi ogni calciatore deve metterci del suo per cercare di migliorare”.

Paura – “Dobbiamo crescere anche a livello di personalità, tu stai vincendo uno scontro diretto e nel secondo tempo entri più cattivo. Già nel giropalla eravamo molto timorosi, non so per quale motivo, è solo una condizione psicologica. A volte, vale un po’ per tutti, quando stai vincendo pensi di dover difendere il risultato, mentre in realtà la miglior difesa è l’attacco. Sono step, abbiamo ragazzi giovani tra i quali qualcuno ha cambiato modo di giocare e ci vuole tempo. Dobbiamo migliorare senza fasciarsi la testa, è stata una buona prestazione in una partita intorno alla quale c’era una grande pressione”.

Eriksen dietro le punte – “Io penso che in tutte le situazioni si debba trovare equilibrio, cosa che influenza anche la scelta dei giocatori. Non possiamo pensare che un giocatore cambi le sorti della squadra. Noi siamo arrivati fin qui senza Eriksen, quindi dobbiamo stare sereni e lavorare per inserire i nuovi nel migliore dei modi, continuando a lavorare e non pensare che un singolo possa cambiare la situazione”.

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