5 Dicembre 2019

Inter-Roma, Conte: “La Roma mi ha cercato, Lautaro? Pensiamo alla squadra”. E su Nainggolan…

Tanti i punti toccati dal mister in conferenza stampa

Non sarà sicuramente una partita facile per l’Inter quella di domani a San Siro contro la Roma. La formazione di Antonio Conte deve fare i conti con molti indisponibili soprattutto nella zona mediana del campo ed a Milano arrivano i giallorossi in splendida forma. Alle porte – poi – la decisiva sfida di Champions League contro il Barcellona.

Ecco le parole del tecnico nerazzurro nella consueta conferenza stampa di vigilia:

AVVERSARIO – “Si affrontano due squadre in forma. La Roma è in un ottimo momento, anche andare a vincere a Verona significa aver raggiunto maturità, forza e conoscenza. Bisogna fare attenzione, hanno un organico importante. Sono stati presi giocatori che hanno dato grandi risposte. L’allenatore si è ambientato benissimo”.

PARTITA DIFFICILE – “Ci sarà da soffrire, in fase realizzativa dovremmo essere precisi e tenere botta in fase di non possesso. Sarà una partita di grande difficoltà. Come ho detto prima la Roma è una grande squadra, hanno fiducia e stanno bene e dobbiamo fare quello che stiamo preparando.”

LAUTARO – “Sapete che quando si parla troppo di un singolo giocatore non mi fa piacere. Deve essere considerata la squadra per quello che sta facendo. Lautaro è giovane e sta lavorando tanto, sta crescendo. Mi piacerebbe si parlasse più della squadra e non ci si fossilizzasse troppo su uno. E’ una mancanza di rispetto nei confronti degli altri”.

MARGINI DI CRESCITA – “Dobbiamo continuare a lavorare e migliorare le nostre conoscenze. Dobbiamo migliorare l’idea di calcio che abbiamo e ci sono margini. Penso che da quando abbiamo iniziato ci sono state una serie di situazioni che ci hanno portato a spingere la macchina molto forte. Dobbiamo spingere sempre molto se vogliamo stare lì in alto in classifica. Comporterebbe dei rischi non fare tutto ciò”.

FONSECA – “Sta dimostrando di essere un grande allenatore anche in Italia. Con lo Shaktar ha fatto cose importanti, in Italia c’è molta tattica e ti devi ambientare a questo tipo di calcio. Trovi squadre che studiano gli avversari e preparano benissimo la partita. C’è uno step maggiore quando si arriva qui. Lui è stato bravo a modellare la sua idea adattandoci al nostro calcio. Complimenti a chi ha allestito l’organico: competitivo e folto. Hanno giocatori giovani e forti, non mi soffermerei sul singolo. La squadra è forte e ha gamba. Sta facendo bene e non è una sorpresa, come la Lazio”.

PUNTO DI SVOLTA – “Dobbiamo arrivare alla sosta nel miglior modo possibile. Abbiamo bisogno di rifiatare, recupereranno giocatori. Inutile dire di dover fare di necessità virtù. Andiamo di partita in partita. Stringiamo i denti ed incrociamo le dita, abbiamo Roma, Fiorentina, Barcellona e Genoa”.

ASSENZE – “Situazione non facile, la stiamo affrontando nella giusta maniera. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno. Nel momento di difficoltà tanti calciatori si sono responsabilizzati ancora di più. Mancano quattro partite alla fine di questo ciclo e le dobbiamo affrontare petto in fuori e sapendo e riconoscendo i nostri pregi. Non c’è tempo per piangersi addosso. Non nascondiamoci, a testa alta diamo il massimo e poi vediamo da qui a Natale cosa succederà”.

INTERESSE DELLA ROMA – “Con Totti mi lega un’amicizia lunga dal tempo degli Europei che abbiamo giocato insieme. Mi ha chiamato e mi ha illustrato la situazione della Roma, poi io ho fatto delle valutazioni in maniera molto serena. Non era il momento giusto, ma non c’era in quel momento l’Inter. Non c’era nessun’altra squadra. Ho fatto delle valutazioni basate sulle mie sensazioni. Ho deciso di declinare la proposta in maniera rispettosa. E’ una grande piazza”.

ALTERNATIVE A CENTROCAMPO – “Dite che mi lamento, io non ho parlato di emergenza, lo avete detto voi. Bisogna stringere i denti e basta. Asamoah nasce centrocampista, nell’Udinese giocava lì. Poi l’ho adattato ad esterno. Può fare il centrocampista più di Candreva”.

POLITANO – “E’ un giocatore che fa parte della rosa, quando ho necessità lo utilizzo. L’infortunio lo ha tenuto lontano per tre settimane. E’ un giocatore con caratteristiche diverse rispetto agli altri che abbiamo. Mancino e bravo nell’1vs1. Se c’è bisogno di lui lo tengo in considerazione”.

NAINGGOLAN – “C’è grande affetto e lui lo sa. Al mio primo anno al Chelsea era in cima alla lista e volevo portarlo con me. La scelta migliore per lui è stata quella di andare a Cagliari. In alcune situazioni bisogna fare una profonda analisi e capire dove si può fare meglio e cosa si può rivedere. Non avevo dubbi sul suo apporto al Cagliari. Lui si deve fare delle domande del perché non è all’Inter ma al Cagliari”.

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