2 Dicembre 2017

Spalletti: “Vecino sta bene. Sarri? Arrivi settimo e vediamo se si diverte! Sul mercato…”

Le parole del tecnico nerazzurro in conferenza stampa

Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa in vista della sfida contro il Chievo di domenica 3 novembre 2017 alle ore 15.00 allo stadio Giuseppe Meazza, valida per la 15° giornata di Serie A. Seguila LIVE su passioneinter.com.

Il tecnico si è fermato prima ai microfoni di Inter TV: “Sarà una partita tosta perché il Chievo si prende tutto ciò che gli spetta da solo. Dobbiamo essere squadra e solo così gli creeremo problemi. Sono una squadra consolidata, sanno benissimo quello che vogliono, vendono cara la pelle. Domani non è la partita prima Juventus-Inter, domani c’è Inter-Chievo, ci sono tre punti importanti e non dobbiamo pensare a quelle che verranno. L’anno scorso è successo questo e non dobbiamo ricommettere questo errore perché è attraverso gli altri risultati che si fa la classifica. Noi ci alleniamo in tutte le fasi dove può essere rischioso per Handanovic subire tiri, infatti curiamo anche la fase delle palle inattive. Le differenze tra le big al vertice? Vanno tutte fortissimo e hanno tutte grandi campioni. Hanno una sicurezza differente alla nostra le altre che dobbiamo assimilare ancora più sicurezza. Ringrazio i tifosi che ci sono sempre perché continuando così saranno fondamentali per il risultato finale. Io non ho fatto nulla per meritare questi tifosi“.

VETTA CLASSIFICA – “C’è la stessa possibilità che è quella di fare tre punti, come in ogni partita. Noi dobbiamo badare a quelli. Quando le altre vincono, bisogna mantenere il passo, quando perdono, si deve vincere per il sorpasso. Noi dobbiamo vincere”.

VECINO – “Sta bene e può giocare”.

INTER SENZA COPPE – “Sarri dice che giochiamo un altro sport? A me sembra lo stesso sport delle altre, se si arriva fra le prime quattro ci qualifichiamo per la Champions, oppure per l’Europa League. Se si arriva settimi ci qualifichiamo per le amichevoli. La Juve gioca lo stesso sport di Sarri e ha vinto sei campionati di fila. Se vuol provare, arriva settimo e gioca un altro sport. Noi vorremmo giocare lo sport con tre, quattro partite a settimana”.

FORMAZIONE – “Non è detto che se giocano gli altri, non vinciamo più. I giocatori fanno parte della rosa dell’Inter, riconosciuta in tutto il mondo. Loro hanno il compito e l’obbligo di allenarsi al massimo e di farsi trovare pronti sempre. Siamo una squadra attrezzata per poter sostituire i calciatori della squadra titolare. Non ci sono alibi”.

HALL OF FAME – “E’ una cosa bella, tutta la storia del calcio ne fa una formazione. Io cercherò di fare qualcosa per poter dare qualcuno a questa Hall of Fame. Sarà facile pescare gente come Corso, Ronaldo, Toldo. E’ una cosa molto bella a cui va data attenzione perché ci fa ricordare le qualità dei calciatori di anni fa da cui prendere spunto. I miei tre nomi sono Facchetti, Meazza, Matthaus”.

POSSESSO PALLA E EQUILIBRI  – “Le strade per arrivare al risultato sono più di una. Se ci si fossilizza ad una direzione, gli altri trovano una soluzione. La mia squadra riuscirà a fare più possesso. Il Chievo si prende da solo ciò che gli spetta, ha un modo ben preciso di giocare. Noi dobbiamo essere bravi a cercare di far gol sulle corsie esterne, ma dobbiamo anche cercare di andare per vie centrali, altrimenti possono farci male. Loro è dal 2000 che sono in Serie A e sono retrocessi solo una volta, ritornando subito. Quando riconquistano palla possono essere pericolosi. Non importa, in questi casi, il possesso palla. Abbiamo trovato gli equilibri e c’è da dare seguito a tutto ciò”.

CENTROCAMPO – “Il Chievo gioca con 4 difensori, rombo a centrocampo e due attaccanti. Sanno benissimo quando devono pressare alto e quando essere bassi. Li trovi difficilmente allungati, la disposizione del modulo lo dice da solo: sono stretti e corti. Noi dobbiamo far girare palla veloce e uscire dalle zone di folto che ci creeranno perché portando questo rombo in zona palla diventa difficile uscire e palleggiare da lì. Dobbiamo vedere prima le giocate con la testa e poi con gli occhi. Dobbiamo sfruttare le situazioni che riusciremo a creare. Questa settimana ci siamo allenati bene e sono molto vogliosi. Sono professionisti e sanno come fare per portare risultato”.

FAVORITA PER LO SCUDETTO – “Allegri dice che siamo favoriti? La Juve è la più forte, quella più attrezzata, ha più calciatori di grandissimo livello. Lui sa che allena una grande squadra e non credo volesse dire questo. Ha sempre fatto grandi risultati, ha fatto vedere con che personalità sono andati a giocare ieri sera. Se il Napoli si è inserito in questo periodo è perché è stato più bravo”.

ASPETTATIVE – “Corretto che ci siano aspettative, non ci siamo tirati indietro, né con i discorsi, né con i fatti. Vogliamo portare in fondo un discorso corretto di risultati. Vogliamo trasferire ai tifosi un sentimento verso questi colori e questa storia e lo dobbiamo fare di volta in volta. Le cose non cambiano di partita in partita perché la strada è lunga e difficile. Bisogna essere convinti del lavoro che facciamo. Vincere due, tre partite è facile per tutti, farlo per più mesi è più difficile e ci sono alcune squadre che lo fanno. Noi dobbiamo lottare per quelle quattro posizioni e non dobbiamo lasciarci turbare da niente”.

INTER COSI’ AVANTI – “Il mondo Inter è attraente da fuori. Dopo poche settimane si ha subito l’idea con chi hai a che fare. La squadra sta mettendo in pratica quello che ho mostrato loro su carta. Sono straconvinto che non riperderemo quello che abbiamo costruito. Vincere sempre o quasi è impossibile, ma noi vogliamo allenarci per le cose impossibili”.

MERCATO – “Sono a posto così. Nel mercato dovrò riuscire a mantenere questi calciatori che ho adesso. Ho a che fare con calciatori forti che mi piacciono anche dal punto di vista morale e non solo calcistico. Qui parliamo anche di altre cose, non solo di calcio. Passiamo le giornate intere qui”.

MONDIALI – “Il sorteggio mi avrebbe creato amarezza non vedendo l’Italia, ma avendo la partita non ho potuto vederlo come avrei voluto”.

RINNOVO HANDANOVIC – “La società sa quando intervenire in questi casi per poter dare seguito ad un lavoro di squadra, di cui ha a cuore il futuro. Lui vuole rimanere qui, si trova bene, vuole provare a fare il massimo e la società ha capito che era il momento giusto per questo rinnovo. E’ un vantaggio quello di sfruttare i buoni momenti. Ci saranno anche altri rinnovi, di cui il direttore mi ha già parlato e sono felice di questo”.

DIFESA – “Ho a disposizione un numero di calciatori che mi permette di coprire qualsiasi ruolo. Normale che ci siano degli squalificati. E’ vero che in difesa non siamo tantissimi, ma ci siamo allenati anche sul cambio di ruolo. D’Ambrosio, se avrò bisogno, farà il centrale. Domani gioca Ranocchia ed è fortunato perché il Chievo è una squadra che verticalizza e gioca di testa e lui è bravo in questo. Loro davanti hanno due fortissimi di testa e Ranocchia è come se fosse sul divano di casa sua, perché è la sua qualità. Dovrà essere bravo con gli avversari. Alla fine della partita valuteremo se avevamo ragione noi o altri”.

MONTELLA – “E’ un amico, è stato un mio calciatore che mi ha aiutato a crescere, attraverso i suoi gol ho fatto ridsultati importanti. E’ una persona per bene, a me dispiace l’esonero perché ci teneva ed erqa convinto che avrebbe fatto un buon campionato, nonostante le difficoltà. Non l’ho sentito, ma lo farò presto. Gli ho voluto lasciare del tempo per riflettere. Faccio l’in bocca al lupo a Gattuso, poi vi dirò cosa ci siamo detti con Montella”.

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