20 Febbraio 2019

Lucescu: “Icardi? Non si devono inquinare i rapporti con lo spogliatoio. Tonali è già da big”

L'ex ct della Turchia ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport

Ex ct della Turchia nonché allenatore dell’Inter nella stagione 1998-1999, Mircea Lucescu ha rilasciato un’intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport in occasione di Atletico Madrid-Juventus di stasera, in quanto fu lui, al Pisa, a lanciare nel calcio Diego Simeone. Il rumeno, però, ha avuto modo anche di dire la sua sul caso Icardi. Ecco le sue parole.

SIMEONE GIOCATORE – “Aveva 20 anni e tecnicamente non era un fenomeno, giocava solo di piatto. Però sapeva analizzare in maniera eccellente le partite e compensava i piedi con l’intelligenza, copriva benissimo il campo e dava indicazioni a quelli più grandi di lui. E lì mi dissi: questo diventerà un signor allenatore”.

SIMEONE ALLENATORE – “All’Atletico ha vinto tanto e continua a vincere. Forse solo una cosa avrebbe potuto fare meglio: dare più spazio ai giovani. Certo, sei lì, te la giochi al vertice con Real e Barcellona, ci sta anche che tu non lo faccia. Ma con la capacità che ha lui di far emergere sia il talento che lo spirito battagliero…”.

ATLETICO-JUVE – “Dico Juve. Sono tre anni che arriva vicinissima al traguardo. Ora poi ha anche Ronaldo: non può non arrivare come minimo in finale. E visto che in campionato è già così avanti, poi, può dedicarsi pienamente alla Champions. La sfida con l’Atletico Madrid la vinceranno: facile non sarà, però, gli spagnoli sono bravissimi a chiudere ogni varco”.

CHIAVE PER VINCERE – “Basta guardare come gioca l’Atletico: difesa e recupero, capacità di distendersi in contropiede in un attimo, gran pressing in mediana ma non in attacco. Quindi passerà tutto dal centrocampo, chi la vince lì…”.

JUVE IN FINALE CONTRO… – Manchester City, se devo dirne una: Guardiola al terzo anno, gran talento ovunque, bravi a imporre il gioco. Però occhio: la sua è una manovra efficace, ma porta con sé sempre la possibilità di farsi infilare e perdere. Allargando il discorso alle semifinali dico anche Barcellona e Real Madrid: i blancos sono un po’ in calo, ma questo tipo di partite le sanno giocare”.

CASO ICARDI – “È lo spirito dell’Inter, ha sempre avuto giocatori del genere: fenomeni ma con un comportamento un po’ così, penso a Ronaldo per esempio. Ma la società non può lasciar degenerare la cosa, altrimenti si rischia di inquinare i rapporti in spogliatoio, l’atteggiamento verso la maglia. La squadra prima dei singoli, sempre”.

BRESCIA – “Eccezionale! Ho visto il 4-4 con lo Spezia: tanto talento e un calcio d’attacco stupendo. Corini è davvero bravo, mette il gioco davanti al risultato e così facendo poi pure il risultato arriva. Sì, mi ricorda proprio il mio Brescia e secondo me in Serie A ci va. Però se non si sbrigano a fare lo stadio, in Serie B tornano subito. Se ne parla fin dai miei tempi, è ora che la città si occupi di questo progetto sul serio. Corioni ha speso un sacco di tempo per provare a convincere politici e imprenditori, ed è morto con questo rimpianto”.

TONALI – “Mi piace tanto, dopo Andrea il secondo gran talento di Brescia! Con lui non c’entra, è un altro tipo di centrocampista. Ma mi ha stupito per senso dello spazio e visione di gioco, vale già una big”.

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