6 Dicembre 2014

Mancio: “Non sono qui in vacanza, dobbiamo giocare a calcio e vincere. Icardi può diventare…”

mancini conferenza

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Inter-Udinese, domani sera, ore 20:45.  In vista del suo ‘primo’ match al Meazza, Roberto Mancini ha risposto alle domande dei giornalisti arrivati in sala stampa alla Pinetina. Come sempre, tanti e diversi gli argomenti trattati.

Da Thohir a Stramaccioni, dal dilemma Icardi-Osvaldo all’importanza della vittoria, dal problema di personalità al sacrificio, dal campionato italiano a quello inglese. La conferenza è stata sicuramente tutt’altro che noiosa, davvero vari gli aspetti trattati. A riportare tutte le dichiarazioni del mister ci hanno pensato i colleghi di fcinter1908.

THOHIR – Ho parlato col presidente due volte prima del Milan, se non avesse avuto fiducia non mi avrebbe cercato nemmeno. Ora sta a noi far sì che le sue parole siano giuste, dobbiamo portare risultati, conta questo, non c’è altro da dire”. 

STRAMACCIONI – Non l’ho seguito molto, so che ha fatto un grande lavoro con la primavera, anche quando ha preso la prima squadra. Arrivare dopo tanti successi non è semplice per un allenatore, essendo giovane all’inizio si possono anche commettere errori. E’ un bravo allenatore, sta facendo già bene all’Udinese, può solo migliorare”. 

L’IMPORTANZA DI VINCERE – Sì, vincere è sempre importante, poi se vogliamo cercare una identità dobbiamo giocare anche a calcio. Se non avessimo commesso errori stupidi evitabili non avremmo mai perso a Roma. E’ questione anche di non commettere errori, la squadra iniziaa ad avere autostima, ma bisogna giocare, migliorare ogni partita il gioco espresso prima. Importante per costruire qualcosa. Sul 2-2 avremmo cercato di vincerla, a livello di gioco la loro non è stata una supremazia enorme, avremmo provato a vincerla prima del 3-2″. 

LE PROSSIME PARTITE – Credo che saranno tre partite importanti, se la squadra riuscirà a raccogliere punti e rimanere con un distacco minimo dalle terze potremo avere buone prospettive. Saranno tre partite importanti”.

M’Vila – Non so cosa ha fatto. M’Vila non credo lo farà più, credo sia stato un gesto di nervosismo, forse perché perdevamo, ma a nessuno piace uscire. Credo sia l’ultima volta”.

COSA SERVE – “Abbiamo tre partite, l’obiettivo è fare il massimo ora. Poi vedremo se ci sarà bisogno di qualcosa”. 

PROBLEMA PERSONALITÀ – Si stanno impegnando al massimo su tutti i punti di vista, non mi è capitato al City e al Galatasaray nelle prime settimane. Ci stanno mettendo tantissimo, anche a livello di leadership. Si ha bisogno di tanti leader in campo, poi c’è chi lo è di più, chi meno. Miglioreranno tantissimo da questo punto di vista”. 

SYLVINHO – Perché è stato mio giocatore a Manchester nel suo ultimo anno, ragazzo straordinario, ha vinto tutto quello che c’era da vincere, ha giocato all’Arsenal, al Barcellona, può aiutare i ragazzi, è più giovane di me, può correre più sul campo, parla diverse lingue, può parlare con chiunque”.

LA DIFESA – Le cose si migliorano lavorandoci duro, abbiamo fatto due tre giorni il lavoro sulla difesa, ma credo che nonostante gli errori di Roma siamo sulla buona strada, per tutto, ma ci vuole tempo. Le cose miglioreranno”. 

ICARDI – “Ha giocato la prima, la seconda, poi è uscito perché in 10. Poi ho preferito far giocare Osvaldo, più riposato, poi Palacio. Credo che abbia tante cose da migliorare perché giovane, ma ho fiducia, può diventare un grande centravanti. Questo lo farà col tempo. Ho moltissima fiducia”. 

ICARDI O OSVALDO? – “Gioca Icardi (ride, ndr)”

ITALIA E CAMPIONATI ESTERI – Io penso che alla base ci sia il fatto che in Inghilterra il gioco non è quasi mai fermo, si fischia tre volte in partita e c’è più intensità. In Europa League o in CL fischiano meno. Non credo che in Italia corrano di meno. Lì il gioco è più veloce e non è quasi mai fermo. Questo dà intensità”.

SACRIFICO –  “Non abbiamo giocatori di ruolo in certe posizioni, qualcuno deve farlo. devo dare più copertura alla difesa, le squadre migliori son quelle che prendono meno gol. Da esterni di centrocampo ci hanno giocato Kovacic, Kuzmanovic, anche se non erano i loro ruoli normali hanno fatto bene. Non cambia molto tra interno di destra e esterno. Devono imparare a fare tutto. Chiaro che Guarin non ha le caratteristiche da esterno di attacco, ma si può fare in alcune partite”. 

NON SOLO ERRORI – “Spero sia una bella partita, ripartire dalle cose positive che son state tante a Roma. cercare di eliminare gli errori, dove abbiamo concesso le situazioni da gol. Ripartire dal gioco che non è stato male, dopo due settimane”. 

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