29 Febbraio 2020

Mancini infiamma: “Lautaro mi ricorda Tevez! Eriksen? Non mi sorprendono le panchine”

Il ct azzurro: "Vincere l'Europeo? Ci proveremo, ovvio"

Mancano pochi mesi all’Europeo, ma si è concentrato anche sulla Serie A, ed in particolare sulla sua ex squadra, l’Inter. Roberto Mancini, intervistato dal Corriere dello Sport, ha commentato la corsa Scudetto che vede i nerazzurri contendersi il titolo con Juventus e Lazio.

Eventuale sconfitta determinante – “Soprattutto se la Lazio nel frattempo avesse battuto il Bologna. I giochi non sarebbero chiusi, ci mancherebbe, è ancora lunga, ma per i nerazzurri diventerebbe tosta recuperare l’eventuale distacco nonostante abbiano la partita con la Sampdoria da recuperare. Rincorrere vuol dire stare sotto pressione, non puoi più sbagliare”.

Ronaldo o Lukaku – “Ronaldo segna in tutte le partite, fa ancora la differenza. È un bel vantaggio averlo, ma attenzione perché nella Juve ci sono venti fenomeni. Penso a Dybala, per esempio: che campione. L’Inter non è solo Lukaku. Ci sono anche Brozovic, Barella e Lautaro. Lui è un giocatore pazzesco, mi ricorda Tevez: ha qualità e forza fisica, non molla mai, è una punta che ci mette il cuore. Diventerà il numero uno”.

Eriksen – “Un centrocampista completo, davvero bravo. Ma attenzione: non sono sorpreso che Conte lo stia utilizzando con cautela e non so se potrà subito fare la differenza perché viene da un altro mondo, che è la Premier. Al danese servirà del tempo per capire e capirci. L’anno prossimo sarà decisivo”.

Juve favorita – “Gioca in casa ed è favorita. Ma sarà una partita durissima, che può decidere tanto. Non ho certezze”.

Lazio senza coppe – “Se è un vantaggio? Questo non lo so. Ci sono squadre che giocano sempre e spesso vincono tutto, partita dopo partita, soprattutto all’estero. Ricordatevi una cosa: ai calciatori piace giocare, non allenarsi. Quindi non me la sento di dire che non avere impegni durante la settimana può portare dei punti in più”.

VAR bocciato – “No, il VAR ha risolto moltissimi casi, nessuna bocciatura. Ma non mette pace e non regala certezze. Non si capisce ancora con quale metodo venga usato: si va al video o non si va al video? Poi dico una cosa tecnica: ci sono falli di mano che vengono puniti ma che non andrebbero puniti. Quando un difensore salta o atterra, è inevitabile che tenga le braccia larghe. Chi dice il contrario non ha mai giocato a calcio. Pochi giorni fa ho visto a Londra una partita del Chelsea: il pubblico fischiava quando entrava in scena il VAR. E il calcio inglese è il calcio guida, in campo e fuori”.

Italia pronta per l’Europeo – “Quasi. Ha ancora qualche incertezza, in base a condizione e infortuni. Ma l’Italia è fatta, siamo più che pronti”.

Vincere – “Ci voglio provare, ovvio. La concorrenza è altissima: le Nazionali che hanno rinnovato le loro rose adesso sono le più forti. Germania, Olanda, Spagna. Poi ancora Francia e Inghilterra. Ci divertiremo, siamo cresciuti tanto”.

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