1 Aprile 2019

Marelli: “Tanti dubbi sull’interruzione dell’azione dell’Inter. E poi c’è un paradosso finale”

L'ex arbitro ha sollevato la questione sulla punizione battuta in fretta dai nerazzurri

Ricordate l’episodio di ieri sera in cui, a seguito di un fallo subito da Asamoah, D’Ambrosio era andato a segno a gioco fermo dopo aver ricevuto il pallone sulla battuta rapida della punizione? Ecco, le proteste furibonde del terzino destro dell’Inter sarebbero in realtà giustificate. Come scritto questa mattina dall’ex arbitro Luca Marelli sul suo sito, vi sono infatti alcuni elementi che vale la pena prendere in considerazione per approfondire meglio quanto successo in campo.

Mazzoleni, infatti, avrebbe potuto lasciar correre l’azione nerazzurra per una serie di motivi. Innanzitutto, perché non era necessario il suo fischio dal momento che non v’era stata alcuna sanzione disciplinare. Poi, perché l’utilizzo dello spray non è obbligatorio, ma necessario solo nei casi in cui dev’essere sistemata la barriera. Ed infine, perché la distanza non può essere concessa liberamente dall’arbitro, ma dev’essere richiesta dalla squadra attaccante. Il paradosso è che la battuta viene eseguita da una zona diversa rispetto al fallo subito da Asamoah.

Marelli ci lascia, in conclusione, con una domanda: “E’ vero che il pallone era avanti di circa un metro, ma è sufficiente per annullare una situazione d’attacco così pericolosa?”.

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