4 Ottobre 2016

Moriero: “Inter, alti e bassi paurosi. Se segna solo Icardi non va bene”

Colui che inventò l'esultanza da sciuscià ai tempi di Ronaldo, Checco Moriero, analizza il momento attuale dei nerazzurri

Francesco Moriero deve sicuramente all’Inter la parte più bella della sua carriera; in maglia nerazzurra sono arrivate una Coppa UEFA e la convocazione per il Mondiale di Francia ’98. Intervistato da Itasportpress.it, l’ex allenatore di Lecce e Catania parla così della situazione in cui si trova il suo vecchio club: “Questa squadra dimostra che è ancora in fase di costruzione anche se contro la Juventus ha dato segnali importanti arrivando sempre prima sulla palla, giocando aggressiva con pressing alto. Cose che si sono riviste anche contro l’Empoli. Poi c’è stato un netto calo in Coppa e in campionato con Bologna e Roma. All’Olimpico ha trovato una parigrado e il rischio di uscire sconfitti ci sta visto il livello dell’avversario, ma dipende da come si perde. L’Inter ha degli alti e bassi incredibili ed è dovuto al calo di concentrazione visto che contro la Juve certi errori soprattutto difensivi non sono emersi a differenza delle altre partite seguenti dove tutti, Ranocchia per primo, sono sembrati in affanno”. 

“È anche vero – continua Moriero – che de Boer deve ancora far assorbire i suoi meccanismi al pacchetto arretrato ma non è da calciatori che indossano la maglia nerazzurra fare simili erroracci. In questi casi bisogna essere umili e giocare da squadra ‘provinciale’. L’etichetta di squadra che deve vincere a tutti i costi forse pesa sui nerazzurri anche se, parlando di Inter, è normale che i calciatori devono essere abituati a evitare passi falsi e cali di tensione. In attacco è Icardi-dipendente: se l’argentino non segna diventa tutto difficile anche se ci sono calciatori importanti che dovrebbero buttarla dentro ma se si ripetono con continuità certi errori sotto porta è evidente che manca la qualità in avanti”.