25 Febbraio 2017

Nainggolan, Salah e Dzeko: Inter, quanti rimpianti

I tre giocatori che stanno facendo le fortune della Roma potevano essere dell'Inter

Le sliding door nerazzurre sono innumererevoli e, proprio domenica sera, se ne ritroverà contro tre tutte assieme. Sì perché Nainggolan, Salah e Dzeko potevano essere giocatori dell’Inter, maglia che hanno mancato davvero per un’inezia, come ci racconta il Corriere dello Sport:

NAINGGOLAN – “Radja è stato vicino all’Inter in due occasioni: la prima dell’estate 2011 quando la squadra era stata affidata a Gasperini ed era scattata la ricerca di un centrocampista per la panchina. Ma il vero assalto al Ninja l’Inter lo ha dato nell’estate 2015 quando la Roma stava trattando, tra molte difficoltà, l’acquisto della seconda metà del cartellino con il Cagliari. Con la “scusa” di un week end di vacanza insieme alla moglie, il ds Ausilio a inizio giugno volò in Sardegna per incontrarsi con Giulini e Capozzucca: l’Inter propose il prestito di due giovani più 20 milioni per ottenere la metà rossoblù, con il Cagliari che avrebbe dirottato la cifra per strappare alla Roma l’altro 50%. L’operazione era difficile e non si concretizzò e Fassone e Ausilio si gettarono su Kondogbia”.

SALAH – “A quell’estate risale anche il corteggiamento all’egiziano che aveva rotto con la Fiorentina. Mancini stravedeva per la sua velocità e lo aveva messo al primo posto nell’elenco dei rinforzi per la fascia, ma la questione legale tra i viola e il Chelsea, proprietario del cartellino, frenò i dirigenti di corso Vittorio Emanuele che temettero di andare incontro a una battaglia nelle aule di tribunale. Ci furono anche dei botta e risposta piuttosto animati tra i due club, poi però l’Inter lasciò che Salah si accasasse alla Roma”.

DZEKO – “Il mancato matrimonio con Dzeko invece risale alla scorsa estate. Mancini nonostante fosse in bilico rifletteva su cosa fare in caso di partenza di Icardi, agitato per la vicenda del rinnovo del contratto e corteggiato dal Napoli. Il tecnico di Jesi aveva dagli anni al City un debole per il bosniaco reduce da una stagione complicata nella Capitale e aveva dato il via libera per portarlo sotto la Madonnina qualora l’offerta Di Laurentiis per Icardi fosse stata irrinunciabile. In realtà Ausilio non ricevette mai una proposta indecente, la Roma si tenne stretta Dzeko e Mancini a inizio agosto aveva già fatto le valige”.

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